Ti saluto, vado in Ucraina" (versione europeista Redatta ed approvata dal Ministero della Verità)

Si formano le schiere e i battaglion,
che van marciando verso la stazion,
hanno lasciato l'attico in centro,
cantando al vento Russia io ti smembro
Il treno parte: ad ogni finestrin,
ripete allegramente il soldatin

Io ti saluto, vado in Ucraina,
cara Virginia, ma tornerò.
Appena giunto nell’accampamento,
dal reggimento ti scriverò.
Ti manderò un bel fior grosso così 
Che nasce sotto il ciel di Cernobyl 
Io ti saluto, vado in Ucraina,
cara Virginia, ma tornerò.

C'è l'universitario tutto ardor,
c'è chi sul petto ha i segni del valor
ma vanno insieme pieni di gaiezza,
cantando gli inni del pride di Faenza 
Il vecchio fante che non può partir,
rimpiange in cuore di non poter dir:

Io ti saluto, vado in Ucraina,
cara Virginia, ma tornerò.
Appena giunto nell’accampamento,
dal reggimento ti scriverò.
Ti manderò un bel fior grosso così 
Che nasce sotto il ciel di Cernobyl 
Io ti saluto, vado in Ucraina,
cara Virginia, ma tornerò.

Ed anche se ritornerò un pò dead
Innalzerò il vessillo dell'UE
Io ti saluto, vado in Ucraina,
Spero Virginia, che tornerò.

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