Cappuccetto Verde e il Lupo Vegano con Partita IVA
Una favola per bambini, con il fine di una transizione ecologica narrativa, raccontata da Enrico Letta
Cari bambini e bambine, cittadini e cittadine, contribuenti e contribuentɘ,
oggi vi racconterò una fiaba che parla di sostenibilità, inclusione, e ambizioni pluriennali.
C’era una volta, in un territorio a vocazione resiliente, una giovane persona chiamata Cappuccetto Verde. Era verde non per un tratto identitario, ma perché partecipe di un progetto pilota per l’educazione ambientale a livello locale, finanziato dai fondi strutturali europei.
La madre, docente precaria in attesa di una chiamata da MAD, le affidò un compito importante: «Cappuccetto, vai dalla nonna, portale questa box di semi di lino, kombucha e una copia del PNRR in formato accessibile. È sola, e ha bisogno di sentirsi parte di una comunità intergenerazionale.»
E così, armata di spirito civico e Spotify Premium, Cappuccetto si mise in cammino lungo la Rete Natura 2000, un percorso boschivo completamente riqualificato attraverso partenariati pubblico-privato.
Lungo il tragitto, incontrò il Lupo Vegano con Partita IVA.
Il Lupo era un libero professionista multidisciplinare. Faceva yoga, vendicava il capitalismo con l’e-commerce e aveva aperto una microimpresa per il recupero sostenibile di ortaggi abbandonati.
«Dove vai, creatura del territorio?» chiese il Lupo, digitando contemporaneamente su tre chat di Telegram.
«Dalla nonna. È rimasta offline e vive in una zona con scarsa connessione emotiva.»
Il Lupo, attratto dalla prospettiva di un’anziana con reddito pensionistico stabile, prese un monopattino condiviso e arrivò prima a casa della nonna.
La trovò seduta su una sedia ergonomica Ikea, intenta a scrivere una lettera all’INPS. Il Lupo propose una joint venture: un podcast “Nonne e Start-up” e un laboratorio di fermentazione domestica.
Quando Cappuccetto arrivò, trovò il Lupo travestito da mentor, con occhiali tondi e slide di Canva proiettate sul muro.
«Nonna, perché hai il viso filtrato con l'effetto LinkedIn?»
«È per il personal branding, tesoro. Oggi nessuno ascolta una vecchia se non ha almeno un reel virale.»
Ma prima che la nonna fosse acquisita come asset strategico, bussò alla porta Enrico Letta in persona, accompagnato da tre studenti di scienze politiche e un responsabile del Fondo Sociale Europeo.
«Fermi tutti. Questa storia manca di governance! Dove sono le metriche di impatto? Il bilancio sociale?»
Letta spiegò al Lupo che ogni impresa, anche quella narrativa, deve rispondere a criteri ESG (Etica, Senso, Giustificazione). Poi organizzò un focus group tra la nonna, Cappuccetto e il Lupo, per redigere un protocollo d’intesa che potesse tutelare la biodiversità generazionale e l'autenticità emotiva del racconto.
Morale (ratificata dal Comitato Etico del Ministero della Verità):
Non basta essere verdi. Bisogna essere sostenibili, tracciabili e coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030. E ricordate: anche i lupi, se accompagnati da un buon commercialista, possono diventare stakeholder affidabili.
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