COMUNICATO PSICO-POLITICO N. 3981/Ω

Oggetto: MICHELE SANTORO
Alias: “Il Parruccone di Belzebù”
Profilo: ex-telepredicatore del dubbio, attivista non autorizzato della logica, recidivo nel reato di pacifismo realistico.

CRIMINI IDEOLOGICI ACCERTATI:

1. Pensare durante un’emergenza.


2. Usare la parola “pace” senza autorizzazione dell’Occidente Collettivo, battersi costantemente contro la guerra.


3. Dubbi sistemici sul sacro sacrario della NATO, messa in discussione delle politiche di pace armata e bombarola della stessa 


4. Simpatia umana verso civili non-davidstellati (sospetta empatia palestinese, con inaccettabile attribuzione di umanità a quei terroristi indigeni).


5. Denigrazione artistica dell’UE, paragonata a una segreteria telefonica della CIA.


ANALISI PSICOPOLITICA DEL SOGGETTO

Michele Santoro è un agente dormiente del Buonsenso, risvegliatosi accidentalmente dopo overdose di TG e comparsate nei talk show.
Apparentemente innocuo, emanazione verbosa del ’77 non metabolizzato, si presenta con l’aria da zio saggio e la voce da Guglielmo Tell sotto Xanax.

Ma dietro il tono mite si nasconde un’insidia memetica di alto livello:
semina domande.
Incoraggia la complessità.
Parla di storia, geopolitica e diritti umani senza ripetere a pappagallo le veline della casa bianca. 

Abbiamo intercettato alcune sue frasi sovversive:

“La guerra non porta la libertà, ma la distruzione.”

“La Palestina ha diritto a vivere.”

“L’Europa dovrebbe avere una politica estera indipendente.”


Sono dichiarazioni pericolose.
Contengono parole come vivere, indipendente, diritto.
Parole che nella nostra neolingua sono già state sostituite con esportare, compliance e valori occidentali.


AZIONI DA IMPLEMENTARE:

– Emissione di mandato narrativo: ricondurre Santoro al Silenzio Esistenziale Permanente
– Discredito creativo: diffondere la voce che sia stato assunto da Russia Today come “capo dei parrucchini”
– Sottotitolatura automatica dei suoi video con “Questa persona non rispetta i parametri democratici della nostra civiltà”
– Collaborazione con Ministero della Satira per clip animate in cui Santoro viene gentilmente accompagnato fuori dalla Rai da un robot con la voce di Silvio Berlusconi



CONCLUSIONI 

Michele Santoro è un residuo tossico dell’umanesimo applicato alla politica.
Va decontaminato.
Non messo a tacere: ridicolizzato.
Non incarcerato: trasformato in un meme inoffensivo.
Solo così la Nuova Verità trionferà.
Solo così nessuno oserà più dire:
“Forse, anche l’altro ha un punto di vista.”

Per l’Ordine, per l’Oblio, per l’Opinione Unica,
Iosif Nemesi
Comandante dell’Ufficio Interventi Creativi
Psicopolizia del Ministero della Verità

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