COMUNICATO UFFICIALE – FUGA DI DOCUMENTI CLASSIFICATI - Ministero della Verità – Dipartimento di Psicopolizia
Obbedienti cittadini,
dobbiamo informarvi con somma costernazione e fastidio istituzionale che la recente lettera indirizzata al Prof. Alessandro Orsini NON doveva assolutamente diventare di dominio pubblico.
Si trattava di una comunicazione riservata, confidenziale, scritta con amorevole intimidazione e tenerezza istituzionale, che doveva essere consegnata direttamente a mano al destinatario, possibilmente da un nostro agente travestito da cronista del TG1.
E invece qualcuno ha tradito. Qualcuno ha violato i nostri protocolli. Qualcuno con capelli argentati e accento australiano.
Sì, Julian Assange , il terrorista informatico, ci ha hackerato la pagina personalmente, con l’eleganza di un cyber-Dostoevskij e la sfrontatezza di un parrucchiere del battaglione Azov sotto anfetamine. Ha penetrato i nostri firewall e si è introdotto nei nostri server ballando in infradito e cantando il ritornello della canzone "Think" di Aretha Franklin (quell'eversivo "freedom" ripetuto senza "is slavery") e ha pubblicato la lettera PRIMA che potessimo recapitarla al Professor Orsini in modalità “passivo-aggressiva”.
E ora ci ritroviamo a dover spiegare che la verità ufficiale sulla guerra in Ucraina NON CAMBIA.
Niente di quanto detto da Orsini può, né deve, insinuare nelle vostre orecchie la pulce del dubbio, rispetto a quanto raccontato dal nostro Ministero in merito al conflitto in corso, poiché la nostra Verità è stata direttamente approvata e sponsorizzata dal glorioso comparto militare-industriale americano, in collaborazione con il Consorzio Internazionale dei Missili da Crociera e i produttori di cerotti invisibili per anime martoriate e tanto basta a rendere le informazioni da noi diffuse le UNICHE FONTI UFFICIALI™️ da cui dovete abbeverarvi.
Ad ogni modo, niente paura. Stiamo già agendo. Abbiamo sguinzagliato i nostri alleati più fedeli: le lobby aerospaziali, gli strateghi di BlackRock, i ghostwriter del Pentagono e due senatori democratici in incognito a Fregene.
Il messaggio per Assange è chiaro: o la smetti di mettere in difficoltà il nostro Ministero o ti facciamo moderare un panel sulla libertà d’espressione al Festival di Sanremo 2026 (e ti garantiamo che ci pregherai in ginocchio di portarti nella stanza 101 dopo appena 5 minuti su quel palco).
Nel frattempo, invitiamo la popolazione a non condividere quella lettera, a credere solo a chi legge Kant ed ha certi simboli di estrema destra sulla divisa o tatuati sul corpo, e soprattutto a non mettere in discussione la narrazione ufficiale.
Ogni volta che qualcuno fa domande,
una portavoce della Commissione Europea perde un sopracciglio, un giornalista del Corriere della Sera piange e un missile Patriot viene promosso.
Fidati SOLO dei professionisti del Ministero della Verità.
Il Grande Fratello vi guarda. Sempre.
Con repressione affettuosa,
Iosif Nemesi e Leone Strelka – Ministri Reggenti della Verità
Commenti
Posta un commento