GLI ITALIANI VOGLIONO LA GUERRA (ORA!)

Secondo un nuovo, infallibile e assolutamente verificato sondaggio condotto dal nostro glorioso Istituto di Propaganda Statistica e Pizza Margherita, il 98,7% degli italiani si dice pronto a morire eroicamente per Kiev, possibilmente sventolando la bandiera ucraina dal balcone mentre urlano "Slava Ukraini!" in autotune.

Altro che pace, dialogo, diplomazia e altre vecchie menate da comunisti eversori: gli italiani vogliono il piombo, e lo vogliono subito.

Più armi per tutti, ovunque e comunque

Il 79% degli italiani – secondo un sondaggio condotto su un campione di 1000 persone a cui avevamo rapito le famiglie ma moralmente verissimo – si dice favorevole a dotare ogni ambiente di vita con armi NATO:

in casa (al posto della carta igienica)

in auto (accanto all’airbag)

in ufficio (tra le penne e le graffette)

nelle scuole (al posto del diario)

nelle culle dei neonati (già dotati di mini-FIM-92 Stinger formato sonaglino)

Un intervistato su tre afferma: "Se il mio bambino non impara a smontare un fucile d'assalto prima del pannolino, è un fallimento educativo."

La pazienza è finita: vogliamo la terza guerra mondiale SUBITO

Gli italiani, notoriamente miti come gatti da combattimento, non ne possono più di aspettare: il 91,2% sostiene che l’ingresso diretto dell’Italia nel conflitto non solo è inevitabile, ma è anche una splendida opportunità lavorativa.
Nascono così nuove startup come DeliverWar, StartUpYourTank e OnlyGrenades.

Nel nuovo spot istituzionale il messaggio è chiaro:
“Fai presto. Fai guerra. Fallo per la libertà. O almeno per la Finlandia.”

La NATO è la nuova religione nazionale

Secondo il nostro Ministero del Culto e dell’Armamento, l’81% degli italiani ha già battezzato i figli con i nomi di generali americani e dorme sotto coperte trapuntate con i loghi Lockheed Martin e Raytheon.

Un sacerdote della nuova fede Nato-cattolica afferma: “Nel nome di Zelensky, di Ursula e del Sacro Missile Patriot. Amen e awomen.”

Conclusione:

Gli italiani non vogliono più sapere chi ha cominciato, chi ha ragione o se ci sono soluzioni alternative. Gli italiani vogliono partecipare. Vogliono essere protagonisti. Vogliono andare a combattere per una terra lontana che non hanno mai visto ma che sentono nel cuore.

E lo vogliono ADESSO.

Basta guardare il grafico, elaborato per noi da Carlo Calenda, per capirlo.

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