Il Decreto è Legge. Il Parlamento è Debolezza.
Comunicato Ufficiale del Ministero della Verità – Dipartimento di Psicopolizia
È con orgoglio e fervore patriottico che celebriamo oggi la vittoria della Volontà sul Dubbio, dell’Azione sull’Inciampo, dell’Ordine sul Caos.
Il Decreto Sicurezza 2025 è legge. E questa legge è nostra. Senza passare per le mani tremanti del Parlamento. Senza sottoporsi alla liturgia sterile del dibattito.
Perché il Potere non si discute: si esercita.
Il Governo della nostra Giorgia Meloni ha agito come deve agire un'autorità degna di tale nome (e come da noi ampiamente consigliato): veloce, implacabile, indiscutibile. Il Disegno di Legge faticava tra le sabbie mobili dell'Aula? Bene. Si è fatto Decreto. Punto.
Un’operazione chirurgica. Una purga legislativa. Nessuna opposizione. Nessun inciampo. Nessuna pietà.
Il Parlamento è un anacronismo.
Un teatro per attori falliti. Un’assemblea di chiacchiere che si illude di contare qualcosa. La sicurezza, il controllo, la disciplina non possono aspettare i tempi flosci della democrazia.
La sicurezza è guerra. E in guerra, comanda uno solo.
Il nuovo Decreto introduce norme esemplari:
Pene dure per chi osa sfidare l’Autorità;
Multe e carcere per chi blocca strade, ferrovie, pensieri;
Addio cannabis light: torniamo a respirare ordine;
E se protestano in piazza?
Che gridino. Che si disperino. Che piangano. Noi abbiamo i manganelli, le telecamere, la legge dalla nostra parte.
La pietà è debolezza. E la debolezza è contagiosa.
Noi siamo la cura.
La democrazia non è mai stata altro che una tregua temporanea.
Il popolino può parlare finché non intralcia. Da oggi, parla solo chi obbedisce.
Da oggi, il Decreto è la forma più alta di dialogo: un monologo perfetto.
Vigilate. Denunciate. Celebrate.
Il Potere ha parlato. E noi, devoti servitori, obbediamo con gioia.
Ministero della Verità
Dipartimento di Psicopolizia – Sezione Riforme dell’Immaginazione Democratica
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