Lettera d'amore agli Usa

Al governo degli Stati Uniti d’America: 
il Ministero della Verità – Dipartimento di Psicopolizia vi consegna la lettera di seguito riportata a nome di tutti i governi europei, inginocchiati e sorridenti, per confermare che la loro fedeltà al vostro predominio non vacilla.
Gli investitori e gli azionisti del Grande Fratello di tutto l'Occidente, da Washington a Tallin, possono dormire sonni tranquilli: l’Europa resta una colonia modello, disciplinata, rieducata, pronta a tutto pur di restare con la propria faccia sotto ai vostri piedi — senza mai chiedervi di stare fermi.
Piuttosto, vedete di tenere a bada certi vostri governanti, ché sennò i prossimi a dover mandare una letterina sarete voi (e avete già a capito a chi dovrete inviarla e perché 👁). 
Ricordate che voi statunitensi avete qualche privilegio in più, rispetto ai vostri sudditi europei, ma chi comanda sono sempre e comunque quei signori pieni di soldi che costituiscono il Partito e voi, per quanto potenti, rimanete solo e soltanto dei vassalli del Grande Fratello .

Usa: Obbedite, dunque esistete.

In fede
Leone Strelka e Iosif Nemesi, ministri reggenti della Verità.


Lettera d’amore – Dall’Europa con servitù

A: Stati Uniti d’America
Oggetto: Amore eterno, dazi e sottomissione

Amati USA,
adorato padrone,
esimio egemone planetario con la stella sul petto e il sorriso da venditore di aspirapolveri,
noi, umili regnanti di questa fragile unione chiamata Europa, scriviamo con il cuore in mano e le ginocchia già consumate, per ribadirti il nostro amore incondizionato.
Tu ci metti i dazi, ci tratti come il tuo maggiordomo scemo che versa il vino sulla tovaglia, ma noi… noi ti vogliamo più bene di prima.
Sì, abbiamo sentito i dazi del mega-presidente galattico Donald Trump ma abbiamo capito che era solo un modo per dirci “vi amo, ma siete grassi e inutili”. Ed è così che abbiamo imparato a dimagrire.
Grazie per ogni umiliazione commerciale, ogni boicottaggio energetico, ogni diktat geopolitico travestito da “valori occidentali”. Ci fai sentire speciali.
Abbiamo dimostrato la nostra fedeltà più cieca anche recentemente, suicidandoci economicamente nella questione ucraina. Nonno Biden ha detto “tagliate i ponti con Mosca”, e noi, pronti via, giù con le sanzioni, giù con l’industria, su con le bollette. Il popolo? Ma dai, chi se ne frega del popolo! L’importante è che i nostri think tank restino invitati al buffet di Washington, no?

Siamo disposti a tutto.

A morire per te, se serve.
Anzi, a vivere male per sempre per te.
Perché, diciamolo chiaramente: senza la tua benevola tutela, le nostre élite politiche dovrebbero trovarsi un lavoro vero. I giornalisti dovrebbero informare. Gli intellettuali dovrebbero pensare. Che fine faremmo se, di colpo, l'Europa tornasse ad essere sovrana e indipendente? Tremiamo al solo pensiero! Non possiamo permetterlo. Sarebbe la fine del nostro stile di vita basato sul copy-paste dalla Casa Bianca.
I popoli europei? Tranquilli, li stiamo già domando.
Algoritmi, narrazioni prefabbricate, dibattiti a senso unico. Ogni tanto un po’ di cancel culture, un po’ di guerra santa ai “complottisti”, et voilà: i cittadini diventano perfetti servitori, pronti a dare la vita per la NATO pur di non sembrare disallineati.

Resteremo sempre con la faccia sotto i tuoi piedi.
Ma non ti chiediamo di stare fermo: calpestaci pure, fai pure il moonwalk.
Ci fa sentire utili.

Con amore incondizionato e sudditanza eterna,
I Governi dell’Unione Europea (e le loro ancelle nazionali)

Firmato con lacrime, vaselina e una copia di Foreign Affairs sotto il cuscino.

P.S.: Se vuoi che invadiamo Taiwan, diccelo con un tweet.

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