LODE A ISRAELE
Bombardare per la pace: l’ospedale era solo un dettaglio
Ebbene sì, cari cittadini del mondo libero, oggi celebriamo con orgoglio un altro fondamentale passo verso la civilizzazione dell’incivile. L'eroico esercito della democrazia, noto anche come Forze di Difesa Israeliane (ma chiamatele pure Angeli della Libertà), ha finalmente colpito un altro nido del terrore travestito da ospedale: l’Al-Ahli, una struttura che, guarda caso, si ostinava a fornire cure in mezzo a una zona di guerra. Curare? Curare chi? I nemici della civiltà? Ma per favore.
Il Ministero della Verità accoglie con giubilo l’operazione chirurgica e precisa — tipo taglio cesareo con una granata — che ha dato un avvertimento di ben 18 minuti. Diciotto minuti! Un'eternità per chi crede nella libertà. I veri difensori della civiltà non avvisano nemmeno. Qui siamo già oltre la compassione: siamo nel regno della superiorità morale.
Certo, un bambino è morto durante l’evacuazione. Ma era un bambino potenzialmente ostile. L’innocenza, lo sappiamo, è un concetto relativo, specie quando si nasce dalla parte sbagliata della Storia. Ogni civile colpito è un seme di democrazia piantato nella sabbia del fanatismo.
È ora di dire le cose come stanno: Gaza deve essere liberata... dal popolo palestinese. Lì ci deve sorgere un bel resort a cinque stelle, come sognava il profeta del capitalismo stesso, Donald J. Trump. Sabbia bianca, palme importate da Beverly Hills, e Mojito al posto dei razzi. Questa è la visione. E chi si oppone? Un nostalgico della miseria, evidentemente.
I palestinesi, poveri ingrati, sono come gli scarafaggi della propaganda: ovunque si nascondano, vanno schiacciati con decisione. Le bombe intelligenti non sbagliano: se ti colpiscono, un motivo c’è. Magari non lo sai, ma eri complice. Anche solo per il fatto di essere nato lì. O di respirare senza il permesso della NATO.
Il Ministero invita pertanto tutti gli uomini liberi a brindare: meno ospedali, più stabilimenti balneari. Meno bambini, più campi da golf. L’Occidente trionfa non solo con le armi, ma con i cocktail serviti a bordo piscina, in zone bonificate da ogni fastidiosa presenza nativa.
La guerra è pace. La libertà è obbedienza. La morte è il prezzo della civiltà.
E noi lo paghiamo volentieri. Col sorriso sulle labbra.
Firmato:
Il Ministero della Verità- Settore Purghe Pacifiche
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