Manifestazione del 5 aprile 2025 a Roma contro il riarmo europeo - osservazioni
Il Ministero della Verità desidera esprimere il proprio plauso per l'eccezionale rappresentazione teatrale andata in scena ieri a Roma, durante la Manifestazione contro il riarmo europeo, recitata magistralmente da determinate figure politiche che non smettono mai di compiacerci.
Un'opera magistrale che ha visto protagonisti attori di prim'ordine, capaci di interpretare con maestria il doppio ruolo di sostenitori e oppositori di una medesima causa.
In particolare, il Partito Democratico (PD) merita una standing ovation per la sua straordinaria performance.
Dopo aver votato con convinzione a favore del piano di riarmo europeo, i suoi esponenti sono scesi in piazza per manifestare contro lo stesso.
Un esercizio di equilibrismo politico che dimostra una volta per tutte come la coerenza sia un concetto superato e inutile nel panorama moderno.
Il capogruppo al Senato del PD, Francesco Boccia, ha dichiarato: "Siamo per la difesa comune dell'Europa, non per il riarmo degli Stati nazionali."
Una frase che, nella sua ambiguità, incarna perfettamente l'arte della politica contemporanea: dire tutto e il contrario di tutto, lasciando l'elettorato in uno stato di ammirata confusione.
Il MoVimento 5 Stelle, invece, non ci convince: da un lato, con grande maestria, ha saputo cavalcare l’onda dell’indignazione popolare, mettendo in piedi una piazza di aspiranti eversori, con un palco costellato da intellettuali a cui presto re-insegneremo l'obbedienza (Orsini, Barbero, Travaglio e tutti gli altri futuri inquilini della stanza 101), mantenendo un profilo da voce degli indignati; dall'altra ci è sembrato voler dimostrare una certa qual capacità di adattamento mimetico.
"Noi diciamo no al riarmo, noi diciamo no a 800 miliardi buttati NON per un progetto serio di DIFESA EUROPEA, che ci consentirebbe di costruire un orizzonte di sicurezza con risparmio di spesa, bensì per armare i singoli paesi per DISTRUGGERE L'EUROPA." ha dichiarato il leader Giuseppe Conte con tono grave e appassionato.
Abbiamo un dubbio: questa uscita pubblica è solo un gesto di coscienza o è anche un messaggio cifrato al potere euro-atlantico (e quindi a noi)?
Conte ci sta forse dicendo che non vuole fare la fine di Georgescu? Ha forse capito che, se i sondaggi dovessero iniziare a premiarlo per davvero, e il vento politico dovesse spingerlo di nuovo verso Palazzo Chigi, dovrà presentarsi con un pedigree compatibile con la narrazione ufficiale? Insomma, ragazzi, siete con noi o contro di noi?
Aldilà di tutto, possiamo azzardare una conclusione: un no al riarmo, sicuramente, ma ben impacchettato nel linguaggio della “difesa europea razionale”.
Ad ogni modo, un encomio speciale del Ministero non può che andare ai nostri maggiordomi della Verità™️ preferiti: i giornalisti. Non hanno fatto altro che parlare della pittoresca influencer Rita De Crescenzo, la quale tanto si è spesa per questa manifestazione, sottolineandone i lati folkloristici ed ignoranti per ottenere due risultati fondamentali:
1) far intendere ai lettori che chiunque ieri fosse in quella piazza era sicuramente uguale in tutto e per tutto, culturalmente e intellettualmente, a RitaDeCrescenzo;
2) aizzare i propri lettori all'odio ed al bullismo più classista e semiculturalmente suprematista - e per loro lettori intendiamo i semicolti che si sentono superiori ed in dovere di scagliarsi contro gli analfabeti funzionali, solo perché imparano a memoria gli articoli dei loro guru senza farsi domande, perché "ipse dixit" (esempio: i lettori di la Repubblica, per dire) - non sapendo di essere di gran lunga inferiori agli analfabeti funzionali. Capirete bene che noi del Ministero adoriamo questi individui perché sono i nostri servi più fedeli.
Che dire... 92 minuti di applausi a voi, fidati servi del Grande Fratello. Siete e siamo ancora fortissimi.
Ai cittadini che, in buona fede, hanno partecipato alla manifestazione per opporsi al riarmo (e farsi schedare da noi), il Ministero rivolge un caloroso invito a riflettere sulla nuova realtà politica: noi siamo il governo e siamo anche l'opposizione, e se non siamo l'opposizione allora o quell'opposizione sparisce o viene comprata da noi.
Siamo il giorno e la notte, il bianco e il nero, il sì e il no.
Ogni tentativo di contrastarci è destinato a infrangersi contro l'ineluttabile verità che controlliamo entrambi i lati della medaglia.
In conclusione, celebriamo il teatrino messo in piedi dai nostri adepti durante la manifestazione come l'apoteosi della politica post-moderna, dove la distinzione tra realtà e finzione è ormai obsoleta.
Un mondo in cui la verità è fluida e modellabile, e dove il potere risiede nell'abilità di narrare storie contraddittorie con convinzione e carisma.
E non dimenticate: la coerenza è l'ultimo rifugio delle menti prive di immaginazione.
Firmato:
Iosif Nemesi – Direttore del Dipartimento per la Protezione dell’Ignoranza Strategica del Ministero della Verità
Commenti
Posta un commento