ORDINE RESTRITTIVO N. 101/MC/GRUB/2025Contenimento e Rieducazione del Soggetto: MASSIMO CACCIARIgià filosofo, oggi disturbatore semantico con tendenze sovraniste e complottologiche latenti
PREMESSO CHE:
Il Sig. Massimo Cacciari, noto per le sue occasionali crisi di pensiero autonomo, ha recentemente:
1. Messo in discussione la purezza immacolata delle operazioni occidentali in Ucraina, osando insinuare che l’invio di armi – cioè strumenti di pace accelerata – possa configurare un coinvolgimento nel conflitto;
2. Criticato le operazioni di autodifesa preventiva e miratamente umanitaria di Israele, accennando con toni inquietantemente umani alla parola “Palestina”, entità semantica non autorizzata;
3. Definito “disordinato” un mondo che, grazie alla guida sapiente della NATO e dei suoi alleati, vive oggi nella piena armonia del caos controllato;
4. E, soprattutto, OSATO CONTRADDIRE LA SOMMA LILLY GRUBER, la nostra Alta Sacerdotessa del Discorso Unico, durante un confronto pubblico in cui lui, uomo bianco etero e pure filosofo, ha preteso di contraddire il flusso sacro delle sue parole.
RICORDATO CHE:
L’Art. 8 del Codice di Psicopolizia Mediatica recita:
“Ogni forma di dubbio, se espressa senza preventiva autorizzazione del Comitato Narrativo Centrale, verrà considerata atto eversivo e sovversivo, specie se espresso con tono pensoso o con voce da intellettuale veneziano in crisi esistenziale.”
SI DISPONE QUANTO SEGUE:
1. Il Sig. Cacciari dovrà presentarsi settimanalmente presso il Centro di Disintossicazione da Pensiero Critico per 12 ore di rieducazione attraverso proiezioni in loop di editoriali di Gramellini, Bottura e rampolli del Post.
2. Gli è vietato pronunciare le parole “Palestina”, “Ucraina” o “disordine globale” in contesti che non contengano almeno tre elogi consecutivi alla NATO, all’Unione Europea e a qualunque amministrazione USA vigente, viva o morta.
3. In caso di recidiva, sarà costretto a un pellegrinaggio laico presso le sedi di Linkiesta, La7 e il New York Times, recitando ad alta voce:
“Guerre e bombe non nascono mai in Occidente. Sono sempre reazioni democratiche a mali autoinflitti dagli altri popoli, che non capiscono il dono della nostra libertà.”
4. È tenuto a inviare ogni domenica un’ode scritta a Lilly Gruber, contenente almeno un elogio alla sua infallibilità, uno al suo taglio di capelli e uno all’auricolare connesso direttamente a Bruxelles.
FIRMATO
Iosif Nemesi
Ispettore Supremo del Ministero della Verità – Unità Operativa per l’Igiene delle Opinioni
Nota conclusiva:
La libertà di pensiero è un valore sacro, finché viene esercitata nei limiti stabiliti dal Dipartimento Centrale della Verità Concessa.
Il filosofo disobbediente è un errore di sistema.
Il dissenso è solo una patologia.
Il Ministero cura. Sempre.
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