Parabola del Vigneto della Libertà e del Pastore della Luce(Narrata da Roberto Saviano con tono da veglia funebre per la democrazia e monito eterno alla coscienza collettiva)

C'era una volta, nei campi benedetti del Vigneto della Libertà, un popolo di anime pure che ogni tanto, come da rito, si riuniva per scegliere chi dovesse pascere il gregge, annaffiare le vigne con i fondi del PNRR e custodire la sacra alleanza con i Custodi dell’Occidente: la Santa UE, la NATO Apostolica e gli Stati Uniti d’Evangelizzazione Permanente.

Un giorno, però, accadde l’impensabile.
Tra i candidati alla guida del gregge, si fecero avanti alcuni pastori non certificati. Alcuni erano sovranisti, altri socialisti, qualcuno dichiaratamente populista, altri semplicemente non sufficientemente entusiasti nel pronunciare la parola “euroatlantico”.
Erano variopinti: destra, sinistra, centro… ma accomunati da una sola, terribile colpa:
non credere abbastanza nei dogmi dell’Unione e della Sacra Alleanza.

Fu così che gli anziani del Tempio – magistrati, quirinalisti, editorialisti con l’aureola – si riunirono in conclave e, sfogliando la Costituzione come fosse un menù da gourmet, stabilirono che certe scelte, purtroppo, non possono essere lasciate al popolo.

Alcuni candidati furono esclusi, con il tono dolce della giustizia.
Altri furono resi ineleggibili, perché "incompatibili con i valori europei".
Uno fu addirittura rifiutato come ministro da un presidente, non perché avesse rubato, ma perché nutriva dubbi su una moneta.
Una moneta! Capite? Non un genocidio. Una moneta.

E allora il piccolo Savianino, pastore errante e testimone della Verità Altrui, si alzò e proclamò davanti al gregge:

“Attenzione, fratelli e sorelle!
Se la magistratura o il Capo Pastore impediscono a un candidato non allineato di governare, quello è un atto d'amore verso la democrazia.
Ma se si osa anche solo mettere in discussione un leader allineato, quello è fascismo.
La libertà non è scegliere, è scegliere bene.
E bene vuol dire secondo l’Europa.
Sempre.”



Le pecore belarono di gioia.
Il vigneto fu dichiarato resiliente.
E la Santa Alleanza concesse nuovi fondi per l’inclusività strategica e la transizione bellica sostenibile.

Fine.

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