A: S.E. Volodymyr Zelensky DA: Dipartimento Controllo Qualità Propaganda – Reparto Primati OGGETTO: Gentile avvertimento primatesco

Caro Volodymyr,

qui parla il babbuino addetto al controllo qualità della propaganda ministeriale. Non ci sentiamo spesso, ma quando succede, c'è odore di banana matura e guai in fermentazione.

Abbiamo appreso con sconcerto e un leggero prurito dorsale della tua intenzione di incontrare in Turchia lo Zar dal cuore ghiacciato, Vladimir Vladimirovich Putin. Sappiamo che sei un attore, ma questo non è un casting per Ballando con gli Tzari. Se ti presenti a Istanbul con l’intenzione di stringere mani invece che mascelle, sappi che ci sarà una revisione del tuo contratto democratico.

Ti ricordiamo – nel caso avessi smarrito la memoria durante le prove di un monologo a reti unificate – che la tua missione è NON FARE LA PACE. Nemmeno per sbaglio. La guerra è la tua carriera, la pace è una crisi di identità.

Se proprio devi incontrarlo, prendi ispirazione da quando, qualche mese fa, ti sei scagliato come un falco isterico su Trump alla Casa Bianca in una memorabile sessione di lotta libera geo-politica (poi hai preso le sberle ma questo è un dettaglio insignificante).

Non farti trovare impreparato: noi ti vogliamo con i guantoni, non con i fiori.

E ricorda: se cedi, se firmi, se solo sorridi a Putin in modo vagamente costruttivo… beh, i nostri valorosi partigiani dell’Azov – la brigata più europeista da Norimberga in poi – sono pronti a prendere in mano le redini del Reich Petaloso d’Ucraina. E a quel punto, caro Volodja, sarai libero di tornare a fare l’influencer delle serie TV in tuta mimetica, guardando crescere le margherite dalle radici.

Con affetto,
Il Babbuino
Responsabile Controllo Qualità – Propaganda & Spettacolo del Ministero della Verità

P.S.: Se ti serve un casco da boxe, abbiamo ancora quello usato da Poroshenko quando cercò di farsi eleggere travestito da Churchill.

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