A SUA ECCELLENZA L’ILLUMINATO DONALD J. TRUMP(o chi per lui, nel caso stia usando un doppio per evitare inconvenienti)

Egregio Signor Trump,
abbiamo appreso – con viva e vibrante preoccupazione – delle sue presunte intenzioni di riconoscere lo Stato di Palestina. Naturalmente, non possiamo credere a tutto ciò che leggiamo sui giornali, nemmeno su quelli che possediamo (cioe quasi tutti). Tuttavia, nell’eventualità che tale voce dovesse corrispondere a realtà, ci vediamo costretti a rammentarle l’esistenza del Protocollo Kennedy.

Come ben sa, il Ministero della Verità osserva tutto, annota tutto e – quando serve – provvede. Non si tratta di minacce, ci mancherebbe. È diplomazia preventiva. Una carezza sulla guancia destra, per evitare il pugno sulla sinistra.

Ci permetta dunque, con tutta la cortesia che ci contraddistingue, di suggerirle una linea più... allineata.
Il riconoscimento della Palestina, pur nobile nel principio, rischia di disturbare l’equilibrio armonioso dell’ordine narrativo stabilito. Lei non vorrebbe mai risultare... disallineato. O peggio: sostituibile.

Le ricordiamo che collaborare è un segno di forza, non di debolezza. La storia lo insegna, e chi non lo capisce... beh, diventa parte della storia. A modo nostro.

Con deferenza, rispetto e un pizzico di preoccupata sollecitudine,

Iosif Nemesi & Leone Strelka
Commissari Plenipotenziari del Ministero della Verità
“Dubitare è (il)lecito. Obbedire è obbligatorio.”

P.S. La invitiamo a gustare un cannolo siciliano che le verrà recapitato a Mar-a-Lago. All’interno troverà zucchero, ricotta e un biglietto con scritto: “Fidati degli amici, ma conta i droni.”

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