Angelus di Papa Leone Strelka

Fratelli e sorelle,
pace a voi, nel nome del Dio della Misericordia e della Giustizia.

In questo tempo travagliato, in cui le nubi del conflitto oscurano la speranza dei popoli, la Santa Madre Chiesa non può tacere. Non può tacere di fronte alle grida dei bambini sotto le bombe, alle madri in fuga, ai campi profanati dal fragore dei missili. Non può tacere… e non tacerà.

Oggi, come Pastore Universale, mi rivolgo al mondo intero con un invito solenne: che cessino le ostilità, che si depongano le armi, che si apra la via a una pace giusta.
Giusta, sì. Non qualsiasi pace. Non quella dei sepolcri. Non quella imposta col terrore e con la forza.
Ma quella che nasce dal rispetto del diritto, della libertà, e — lasciatemelo dire — dell’integrità inviolabile della nazione ucraina.

“Il Vaticano è pronto ad ospitare un tavolo di trattativa.”
Lo dico con chiarezza evangelica. Siamo pronti a ricevere i rappresentanti delle parti.
Del legittimo governo ucraino, che ha resistito con coraggio evangelico all’invasione brutale.
E della Federazione Russa, che ora ha l’occasione di riscattarsi dal buio in cui si è calata.

Ma sia chiaro: la pace non può equivalere all’ingiustizia.
Chi ha aggredito, dovrà riconoscere le proprie colpe.
Chi ha devastato, dovrà riparare.
Chi ha versato sangue, dovrà inginocchiarsi davanti alla Croce.

Qualcuno potrà chiedersi: “Ma non dovrebbe il Papa essere neutrale?”
Io rispondo: Cristo non fu neutrale davanti ai mercanti del Tempio.

E qui, sia detto con la dovuta delicatezza…
Nel corso della nostra storia, il Vaticano ha saputo gestire delicate transizioni di potere.
Chiedetelo a chi, nel '78, ebbe fretta di cambiare l’acqua nel bicchiere.
Le nostre mura sono antiche, ma le nostre mani non tremano.

A te, Vladimir, figlio della Chiesa ortodossa, uomo di potere, ti invito a Roma. Vieni. Parla. Ascolta.
E rifletti bene su ciò che accadrà se rifiuterai la mano tesa: perché a volte, nella storia, chi sembrava onnipotente è scomparso in una nota a piè di pagina.

Che il Signore ci accompagni. Che Maria, Regina della Pace, interceda per l’Ucraina, per la Russia, e per tutti i popoli oppressi.

E ricordate: una pace senza verità è solo una tregua col Male.

Amen.

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