Biden e la demenza: una risorsa strategica per la sicurezza democratica
Il Dipartimento di Psicopolizia desidera esprimere profonda soddisfazione per l’odierna conferma, da parte delle autorità competenti, del temporaneo stato di confusione mentale del Presidente Joseph R. Biden durante il proprio mandato.
Questa notizia, lungi dal destare preoccupazione, attesta semmai l’eccezionale resilienza del modello democratico occidentale, capace di prosperare anche grazie a una guida affetta da decadimento cognitivo.
È questo il vero volto della democrazia inclusiva: una governance che non discrimina nemmeno sulla base della lucidità mentale.
Gli episodi di disorientamento, i discorsi frammentati, le strette di mano nel vuoto e le dimenticanze sistematiche sono stati fraintesi per anni da una parte minoritaria della popolazione non ancora del tutto rieducata.
In realtà, come ha sempre sostenuto il Ministero, tali episodi andavano letti nel giusto contesto simbolico: atti di profonda rottura con le narrazioni lineari del pensiero reazionario.
Il Presidente Biden non è stato un ostacolo, ma una risorsa per la macchina democratica.
Proprio grazie alla sua fragilità, il potere è stato in grado di esercitarsi in forma diffusa, orizzontale, impersonale, come da tempo auspicato dai principali think tank internazionali.
Una presidenza lucida avrebbe potuto interferire con le direttive dell’intelligenza collettiva tecnoburocratica: quella presieduta da Biden, invece, ha garantito il massimo livello di delega funzionale.
Va inoltre riconosciuto il merito della stampa e dei fact-checker ufficiali, che per anni hanno agito in coordinamento con le forze di sicurezza della verità, contribuendo a neutralizzare sul nascere ogni insinuazione destabilizzante circa lo stato mentale del Comandante in Capo.
Il Ministero ricorda che le condizioni cliniche di un Presidente non devono essere strumentalizzate per fini politici. La salute mentale, come il cambiamento climatico o l’identità di genere, è un costrutto fluido, che va interpretato in base alle esigenze narrative del momento.
Conclusione:
Il Dipartimento di Psicopolizia ribadisce la piena legittimità del mandato Biden, eseguito con la stessa efficienza di un algoritmo ben programmato.
Qualora la sua condizione venga confermata come permanente, egli sarà ricordato come il primo Presidente democraticamente trans-lucido della storia americana.
La verità è al sicuro.
La realtà è sotto controllo.
Confidate nel Ministero.
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