Delibera sulla Gerarchia di Valore dei Cittadini italiani
A chiarimento dell’operato virtuoso delle eccellenti istituzioni italiane — che con tempestività esemplare hanno espresso solidarietà e massimo sostegno alle turiste israeliane coinvolte nell’episodio occorso alla Taverna SantaChiara, differendo con garbo burocratico l’ascolto della cittadina italiana Nives Monda, la quale ha avuto l’ardire di evocare concetti impropri quali “apartheid” e “genocidio” in riferimento allo Stato di Israele (compromettendo così la propria posizione semantica entro i confini della rispettabilità occidentale) si delibera quanto segue:
Art. 1 – La cittadinanza italiana è da intendersi condizionata.
Il suo riconoscimento non discende più da atti di nascita o residenza, ma dalla piena adesione ai principi valoriali della comunità internazionale prescelta. Laddove emergano manifestazioni critiche nei confronti dello Stato d’Israele, si intenderà automaticamente decaduto ogni diritto di tutela, assistenza o considerazione ufficiale. In caso di aggressione (in patria o all’estero), l’eventuale cittadino non conforme sarà ritenuto moralmente corresponsabile.
Art. 2 – Ogni formulazione lessicale in contrasto con la narrazione sionista sarà oggetto di segnalazione.
Espressioni come “apartheid”, “colonialismo”, o l’invocazione polemica del nome “Netanyahu” saranno classificate come atti di disturbo semantico e trattate in base al vigente Codice Etico Transatlantico. Si precisa che il dissenso non gode di alcuna tutela giuridica se non allineato.
Art. 3 – Il cordoglio istituzionale sarà riservato esclusivamente a soggetti comunicativamente compatibili.
L’emotività di cittadini ideologicamente deviati NON verrà contemplata nei comunicati ufficiali. Ogni sofferenza non conforme sarà rubricata come “disturbo dell’ordine simbolico” e archiviata con l’etichetta automatica di antisemitismo latente.
Art. 4 – L’impegno morale contro l’apartheid è subordinato al consenso dei partner strategici.
Anche qualora tale impegno sia portato avanti da insigni personalità culturali, accademici o premi Nobel, esso sarà considerato privo di valore se in contrasto con le linee guida geopolitiche condivise. Il Ministero ricorda che l’obiezione di coscienza non è prevista per i sudditi del pensiero conforme.
Art. 5 – Il valore di una vita sarà misurato in base alla sua funzione narrativa.
Ai fini dell’interesse collettivo, una turista israeliana aggredita assume un peso simbolico superiore a quello di una cittadina italiana disallineata. Laddove emergano discrepanze, sarà applicato il principio della rilevanza morale calcolata.
Art. 6 – Le Istituzioni non hanno smarrito la rotta.
Non sono in errore, bensì in piena e coerente sincronia con l’orizzonte atlantico della Democrazia Maturata. Non vi hanno ignorato: vi hanno ascoltato, valutato, e serenamente escluso.
Il presente documento entra in vigore con effetto retroattivo.
Chiunque si riconosca ancora nello status di cittadino italiano è caldamente invitato a conformarsi, qualora intenda preservare tale identificazione anche nei prossimi aggiornamenti del sistema operativo civile.
Firmato:
Iosif Nemesi
Esecutore del Pensiero Corretto
Ministero della Verità – Dipartimento di Psicopolizia
Art. 1 – La cittadinanza italiana è da intendersi condizionata.
Il suo riconoscimento non discende più da atti di nascita o residenza, ma dalla piena adesione ai principi valoriali della comunità internazionale prescelta. Laddove emergano manifestazioni critiche nei confronti dello Stato d’Israele, si intenderà automaticamente decaduto ogni diritto di tutela, assistenza o considerazione ufficiale. In caso di aggressione (in patria o all’estero), l’eventuale cittadino non conforme sarà ritenuto moralmente corresponsabile.
Art. 2 – Ogni formulazione lessicale in contrasto con la narrazione sionista sarà oggetto di segnalazione.
Espressioni come “apartheid”, “colonialismo”, o l’invocazione polemica del nome “Netanyahu” saranno classificate come atti di disturbo semantico e trattate in base al vigente Codice Etico Transatlantico. Si precisa che il dissenso non gode di alcuna tutela giuridica se non allineato.
Art. 3 – Il cordoglio istituzionale sarà riservato esclusivamente a soggetti comunicativamente compatibili.
L’emotività di cittadini ideologicamente deviati NON verrà contemplata nei comunicati ufficiali. Ogni sofferenza non conforme sarà rubricata come “disturbo dell’ordine simbolico” e archiviata con l’etichetta automatica di antisemitismo latente.
Art. 4 – L’impegno morale contro l’apartheid è subordinato al consenso dei partner strategici.
Anche qualora tale impegno sia portato avanti da insigni personalità culturali, accademici o premi Nobel, esso sarà considerato privo di valore se in contrasto con le linee guida geopolitiche condivise. Il Ministero ricorda che l’obiezione di coscienza non è prevista per i sudditi del pensiero conforme.
Art. 5 – Il valore di una vita sarà misurato in base alla sua funzione narrativa.
Ai fini dell’interesse collettivo, una turista israeliana aggredita assume un peso simbolico superiore a quello di una cittadina italiana disallineata. Laddove emergano discrepanze, sarà applicato il principio della rilevanza morale calcolata.
Art. 6 – Le Istituzioni non hanno smarrito la rotta.
Non sono in errore, bensì in piena e coerente sincronia con l’orizzonte atlantico della Democrazia Maturata. Non vi hanno ignorato: vi hanno ascoltato, valutato, e serenamente escluso.
Il presente documento entra in vigore con effetto retroattivo.
Chiunque si riconosca ancora nello status di cittadino italiano è caldamente invitato a conformarsi, qualora intenda preservare tale identificazione anche nei prossimi aggiornamenti del sistema operativo civile.
Firmato:
Iosif Nemesi
Esecutore del Pensiero Corretto
Ministero della Verità – Dipartimento di Psicopolizia
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