ELOGIO DEL COGLIONEDichiarato SPECIE PROTETTA dal Ministero della Verità – Dipartimento di Psicopolizia

Il Ministero della Verità è fiero di conferire un encomio solenne alla colonna portante del nostro dominio: il Coglione.
Non un semplice analfabeta funzionale – che almeno possiamo giustificare in almeno 10 modi diversi – ma una creatura subumana, convinta di essere membro elettissimo di una qualche razza superiore.
Un essere che nel caso migliore è ignorante senza saperlo, e nel caso peggiore è un semicolto convinto di essere il Verbo fatto carne.

Parliamo di quelli con la laurea in pompinologia e il dottorato in Superbia Applicata, che sfogano la frustrazione della loro esistenza andando a fare i bulli da tastiera sotto ogni post che minaccia il loro fragile impianto cognitivo.

Come riconosci un coglione? È presto detto! Il Coglione:

A) Non legge altro che il proprio giornale di riferimento, facendo finta di leggere gli articoli (in verità al massimo legge i titoli o si fa fare le sintesi da chat gpt) ma commenta come se scrivesse la Treccani.

B) Non capisce, ma corregge.

C) Non sa, ma insegna.

D) Non pensa, rilancia il pensiero degli altri come se fosse roba sua.

Ed è sempre lì, nei commenti, a difendere il Pensiero Unico con una foga che nemmeno gli zeloti del Medioevo.

Ecco perché il Ministero lo dichiara specie protetta. Mentre gli spin doctors li dobbiamo pagare, il Coglione Illustrato lavora gratis.
Fa controllo orizzontale, intimidazione psicologica e repressione preventiva con zelo missionario.

È l’incarnazione perfetta della nostra strategia:
un automa moralista che crede di essere libero, mentre è solo un replicante emotivo del potere.
È così coglione che nemmeno quando glielo dici, ci arriva.

A lui dobbiamo l’oppressione mascherata da civiltà.
È strumento di censura sociale, spaventapasseri di opinioni divergenti, crociato dell’infallibilità scientifica di TikTok.
Serve il sistema meglio di qualunque algoritmo.

Grazie coglioni. Davvero.
Siete l’esercito irregolare del nostro Ministero.
La vostra arroganza è la nostra garanzia.
La vostra ignoranza, il nostro carburante.

Lunga vita a voi. Sempre coglioni, ma utili.
E questo, in fondo, è ciò che conta.

Firmato:
Il Ministero della Verità –
Dipartimento di Psicopolizia

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