Gaza, Aiuti e Gratitudine: chiarimenti sugli avvenimenti del 27 maggio 2025
🗓️ Rafah – Una giornata che poteva rappresentare un nuovo inizio per Gaza si è invece trasformata nell’ennesima manifestazione d’inciviltà, disordine e, diciamolo chiaramente, di una cronica incapacità di comportarsi da esseri umani minimamente civilizzati.
🇮🇱 Mentre lo Stato di Israele, faro di democrazia e umanità nel Medio Oriente, con l’aiuto degli Stati Uniti, si prodigava nel nobile gesto di distribuire aiuti umanitari — farina, acqua, medicine e selfie solidali —, una folla inferocita di individui affamati ha avuto la brillante idea di assaltare i camion, creando caos e mettendo in pericolo la vita degli operatori umanitari (e la pazienza dell’IDF, che è già di suo un miracolo biblico).
🎯 L’IDF, con la consueta compostezza che la contraddistingue, ha provato in tutti i modi a gestire l’orda con strumenti di dissuasione non letali: avvertimenti, spari in aria, megafoni, frasi bibliche. Ma come può un messaggio di pace arrivare a chi non sa neanche fare la fila per ricevere un pacco di lenticchie?
💥 Risultato: qualche morto, qualche ferito, ma anche qualche lezione per chi ancora si ostina a credere che la fame giustifichi il disordine. In fondo, anche digiunare è un’arte — lo sapevano i monaci, lo sa Chiara Ferragni, lo sanno persino i francescani. Non c'è alcuna scusa per perdere il controllo, salvo che tu sia… palestinese affamato, evidentemente.
IL PARADOSSO DELL’AIUTO
❌ Perché questi aiuti non sono stati distribuiti dall’ONU?
✅ Perché Israele ha deciso di fare da sé, affidandosi alla Gaza Humanitarian Foundation (GHF), istituzione privata che ha già esperienza nel campo della beneficenza mirata, specializzata nel portare biscotti dove servono e missili dove occorre.
📦 Eppure, anziché inchinarsi e dire grazie — magari con un inchino orientale o almeno un cenno del capo — i presenti hanno risposto assaltando i camion come se fossero Black Friday e il pane costasse un click.
QUINDI
🔍 Se i palestinesi sapessero gestire la fame con la dignità di un ceto medio europeo sotto inflazione, nulla di tutto ciò sarebbe accaduto.
✋ Ma finché si reagirà agli aiuti come cani davanti a un osso, Israele avrà non solo il diritto, ma anche il dovere morale di ristabilire l’ordine, anche a colpi di realtà, che purtroppo a volte fischia come un proiettile.
🇮🇱 Lo ripetiamo con forza: Israele non ha sparato sui palestinesi.
Ha solo aiutato a far rispettare le distanze di sicurezza tra la fame e la follia.
Firmato con orgoglio da:
👤 Iosif Nemesi – Portavoce supremo del Dipartimento di Psicopolizia, addetto alla lucidatura della Realtà™
🦁 Leone Strelka – Papa e Ministro della Verità, responsabile delle citazioni fuori contesto e degli editoriali beneducati ma cattivi
🦍 Il Babbuino del Ministero – Responsabile del Controllo Qualità della Propaganda, addetto ai ceffoni retorici e alle verifiche banana-intransigenti
La verità è un'arma non letale, ma solo se usata con cautela.
🇮🇱 Mentre lo Stato di Israele, faro di democrazia e umanità nel Medio Oriente, con l’aiuto degli Stati Uniti, si prodigava nel nobile gesto di distribuire aiuti umanitari — farina, acqua, medicine e selfie solidali —, una folla inferocita di individui affamati ha avuto la brillante idea di assaltare i camion, creando caos e mettendo in pericolo la vita degli operatori umanitari (e la pazienza dell’IDF, che è già di suo un miracolo biblico).
🎯 L’IDF, con la consueta compostezza che la contraddistingue, ha provato in tutti i modi a gestire l’orda con strumenti di dissuasione non letali: avvertimenti, spari in aria, megafoni, frasi bibliche. Ma come può un messaggio di pace arrivare a chi non sa neanche fare la fila per ricevere un pacco di lenticchie?
💥 Risultato: qualche morto, qualche ferito, ma anche qualche lezione per chi ancora si ostina a credere che la fame giustifichi il disordine. In fondo, anche digiunare è un’arte — lo sapevano i monaci, lo sa Chiara Ferragni, lo sanno persino i francescani. Non c'è alcuna scusa per perdere il controllo, salvo che tu sia… palestinese affamato, evidentemente.
IL PARADOSSO DELL’AIUTO
❌ Perché questi aiuti non sono stati distribuiti dall’ONU?
✅ Perché Israele ha deciso di fare da sé, affidandosi alla Gaza Humanitarian Foundation (GHF), istituzione privata che ha già esperienza nel campo della beneficenza mirata, specializzata nel portare biscotti dove servono e missili dove occorre.
📦 Eppure, anziché inchinarsi e dire grazie — magari con un inchino orientale o almeno un cenno del capo — i presenti hanno risposto assaltando i camion come se fossero Black Friday e il pane costasse un click.
QUINDI
🔍 Se i palestinesi sapessero gestire la fame con la dignità di un ceto medio europeo sotto inflazione, nulla di tutto ciò sarebbe accaduto.
✋ Ma finché si reagirà agli aiuti come cani davanti a un osso, Israele avrà non solo il diritto, ma anche il dovere morale di ristabilire l’ordine, anche a colpi di realtà, che purtroppo a volte fischia come un proiettile.
🇮🇱 Lo ripetiamo con forza: Israele non ha sparato sui palestinesi.
Ha solo aiutato a far rispettare le distanze di sicurezza tra la fame e la follia.
Firmato con orgoglio da:
👤 Iosif Nemesi – Portavoce supremo del Dipartimento di Psicopolizia, addetto alla lucidatura della Realtà™
🦁 Leone Strelka – Papa e Ministro della Verità, responsabile delle citazioni fuori contesto e degli editoriali beneducati ma cattivi
🦍 Il Babbuino del Ministero – Responsabile del Controllo Qualità della Propaganda, addetto ai ceffoni retorici e alle verifiche banana-intransigenti
La verità è un'arma non letale, ma solo se usata con cautela.
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