Habemus Papam. Ed è il nostro. Definitivamente.

Dopo secoli di paziente infiltrazione, generazioni di catechismo al contrario e una quantità imprecisata di incensi con principio attivo,
il Ministero della Verità è fiero di annunciare l’elezione di Sua Santità LEONE XIV – già noto ai più come Leone Strelka,
agente operativo con 150 passaporti (quello principale ovviamente è quello Usa), vaticanista deviato, e prototipo definitivo di Homo Novus Globalisticus.

No, il nome non è stato scelto per omaggiare altri Papi, è solo una coincidenza. 
Il nome Leone, come noto, è il vero nome del nostro Strelka. 
E Leone non si cambia, perché si è nati predatori e si è saliti sul trono col ruggito, non col fumo bianco.

Questa non è un’elezione.
È una conquista.

Dopo interminabili trattative (non quelle in conclave, quelle che sono partite da prima del ritorno di Trump), affettuose intimidazioni, e un paio di cardinali il cui ultimo segnale GPS risale a una cantina di Castel Gandolfo,
la volontà del Grande Fratello ha avuto la meglio.

Alcuni disturbati di spirito, accecati da nostalgia per l’etica e l'oggettività, hanno notato una coincidenza:
14 milioni di dollari donati da Donald Trump alla Santa Sede poco prima dell’elezione, con vicinanza sospetta all'elezione di un Papa americano.

Ah, i complottisti.
Sempre pronti a vedere trame ovunque, incapaci di cogliere la semplice, lineare bellezza del potere.
A loro rispondiamo:
14 milioni sono bruscolini.
Un pensierino.
Una mancia.
Destinata ufficialmente al restauro del Trono di San Pietro,
ufficiosamente per coprire le spese legali del demonio travestito da coro vaticano,
ma realmente come offerta devota al nuovo Pontificato, che finalmente unisce
Controllo spirituale e Direzione Politica Globale sotto un unico cappello papale a punta triangolare.

La missione di Leone XIV è chiara:
completare la sapiente opera di sovrascrittura antropologica del popolo occidentale.
Disintegrare ogni residuo di realtà, inclinazione alla pace, empatia nei confronti del diverso dall'occidentale. 
Sostituire le persone con unità produttive fluttuanti,
trasformare le coscienze in dispositivi connessi all’autorità,
e preparare le masse a divenire carne da cannone per le Guerre della Pace Future.

Il discorso di pace di ieri, in cui Leone XIV ha ripetuto più volte auguri di "pace”, citando anche Gesù Cristo ("la pace sia con voi"), 
è stato frainteso solo da chi non ha ancora imparato la Neolingua.

Come abbiamo già chiarito:
PACE È GUERRA.
SOTTOMISSIONE È SALVEZZA.
IL CAOS È PIÙ FACILE DA GOVERNARE.
E poi, diciamolo, siete un pochino ingenui: quante guerre sono state benedette con smielati discorsi di pace? 

Questa è una nuova era.
Non c’è più distinzione tra il trono e l’altare, tra la confessione e la delazione, tra il peccato e il pensiero divergente.

Con Leone XIV sul soglio di Pietro, non esiste più confine tra Vaticano e Ministero.

Ora esiste solo il Ministero della Verità Divina e della Redenzione Obbligatoria Totale.

Chi non si adeguerà, sarà aiutato con amore.
Elettrificato, ma con amore.

Sottomissione Benedetta a Tutti.

La pace (che è guerra) sia con tutti voi.
Andate in guerra.
Rendiamo grazie al Grande Fratello. 

Firmato:
Iosif Nemesi
Ministro reggente del Ministero della Verità 
Gran Portavoce del Verbo Ufficiale, Cancelliere della Dottrina Divina del GrandeFratello,
Devoto Gran Segretario di Sua Santità Leone XIV, l'Inesorabile.

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