La Favola del Genocidio Buono

Raccontata da Nonno Borrell, che una volta faceva finta di comandare qualcosa

C’era una volta, in una terra piena di uffici grigi e biscotti senza zucchero, un grande regno chiamato Unione Felice. In questo regno vivevano dei signori molto eleganti chiamati Commissari Europei, che amavano tantissimo la Pace, i Diritti Umani, e le Parole Complicate.

Ogni giorno si mettevano il vestito della brava persona, si facevano i selfie coi sorrisoni, e dicevano cose tipo:
“Noi amiamo tutti i popoli!”
e poi spedivano bombe col fiocchetto a paesi amici.

In un posto lontano chiamato Gaza, c’erano tanti bambini che giocavano tra i palazzi rotti. Ma sopra di loro volavano gli aerei arrabbiati, che lanciavano fuochi brutti e facevano tanto male. Le bombe erano lucide, ordinate… e arrivavano proprio dal regno della Pace.

Ma i signori dell’Unione Felice non dicevano nulla. Anzi, si mettevano le cuffie e facevano finta di sentire la pioggia. “È tutto a posto!” dicevano, “Se lo fa il nostro amico Israele, vuol dire che va bene!”

Poi però, un giorno, successe una magia al contrario: cambiò il Re dell’America!
Quello buono e tutto impettito andò via, e tornò il Re Cattivo coi capelli buffi e le mani troppo grandi. Si chiamava Donald.

Allora tutti i signori dell’Unione si misero a gridare:
“OH NOOO! MA GUARDATE! C’È UN GENOCIDIO A GAZA!”
“BASTA BOMBE! BASTA GUAI!”

E i bambini di Gaza si guardarono tra loro e dissero:
“Ma… ci facevate le foto pure prima, eh.”

Nonno Borrell si sedette sulla sua sedia di cartone riciclato e disse:
“Eh, piccoli miei… le bombe fanno rumore solo quando non ci convengono.”

Morale della favola: Se sei amico nostro, puoi tirare le bombe col sorriso. Ma se al potere c’è uno che ci sta antipatico, allora improvvisamente… sei cattivo!

E tutti i bambini del regno capirono una cosa molto importante:
che non tutte le bombe sono uguali… alcune sono diplomatiche!

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