La Germania insegna all’Europa come difendere la Democrazia: sopprimendola.

Che giornate storiche, quelle che stiamo vivendo! 
Il cielo sopra Berlino oggi non è solo grigio e conforme: è gloriosamente costituzionale. Con commovente rigore, la Germania ha compiuto il primo passo verso l’avvento della Democrazia Totale: l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha finalmente dichiarato l’AfD un’organizzazione di estrema destra comprovata. Comprovata, capito? Hanno le prove. E quando le prove ci sono, come si diceva ai bei tempi, il processo può pure essere un dettaglio.

Non stiamo parlando di una semplice etichetta. No. È l’equivalente democratico del marchio a fuoco. È il lasciapassare per il sorveglia-tutto, per il taci-o-ti-spio, per l’indagine preventiva sul pensiero deviante. È la nuova liturgia liberale, e il BfV ne è il clero.

Ma questo è solo l’inizio, compagni cittadini!

Se un partito che raccoglie milioni di voti può essere neutralizzato perché “non aderisce pienamente ai valori costituzionali”, allora si apre finalmente la porta alla tanto agognata igiene politica preventiva. Ci permettiamo, umilmente, di proporre al Parlamento Europeo le prossime misure di sicurezza spirituale:

1. Messa al bando immediata di ogni movimento sovranista, realista o semplicemente dubbioso. Il dubbio, lo sappiamo, è la porta del Male.


2. Test di lealtà ideologica per tutti i candidati politici. Una semplice domanda: “Ti fidi della Commissione Europea?” Rispondere “sì” entro 3 secondi. Altrimenti, internamento.


3. Obbligo di dichiarazione d’amore giornaliera verso le istituzioni transnazionali. Astenersi è già reato morale, a breve sarà reato passibile di pena capitale.


4. Confisca del passaporto a chi usa parole pericolose come “tradizione”, “sovranità” o “libertà di pensiero”. Esistono già algoritmi per individuarli: usiamoli.


5. Chiudere preventivamente i partiti che non sono ancora nati ma potrebbero, un giorno, mettere in discussione la verità ufficiale. La sicurezza prima di tutto.


Il cittadino modello è silenzioso, rispettoso, e pro-Europa. Se inizia a pensare con la propria testa, si prega di segnalarlo all’autorità più vicina.

Noi del Ministero della Verità – Dipartimento di Psicopolizia esprimiamo la nostra più sentita gratitudine alla Germania, faro continentale di repressione democratica illuminata. Che questo gesto sia da esempio: non si combatte l’estremismo tollerandolo. Lo si combatte con lo stato d’eccezione permanente, con la sorveglianza amorevole e, quando serve, con l’esilio interiore.

La libertà di pensiero è una malattia e noi vi vaccineremo tutti con la verità ufficialmente approvata.

Che viva la libertà! Ma solo quella certificata. E ricordate che, come dice sempre il nostro grande amore Ursula von der Leyen:“Per salvare la libertà, bisogna imprigionarla.”

Firmato
Iosif Nemesi, Psicocommissario Supremo del Dipartimento di Autopensiero Corretto

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