"La Taverna Antisemita e le Lacrime di Falafel"

Favola psicopoliziesca della buonanotte per bambini buoni, sionisti in erba e democratici selettivi
(Ad opera dei ministri reggenti Iosif Nemesi e Leone Strelka totalmente ubriachi di Sabra)

C’era una volta, in un vicolo sudicio e malpensante di Napoli, una locanda anarco-comunista chiamata Taverna Santa Chiara. Era un posto assai pericoloso, dove le melanzane parlavano in dialetto e il vino mormorava storie di resistenza e dignità – concetti oramai superati, vietati, bollati come terrorismo dal Comitato Etico della NATO.

A reggere quella fucina di eresie era Nives la Terribile, una strega eretica, nemica del progresso e — fatto ancor più grave — dotata della capacità innata di distinguere propaganda da informazione. Un potere letale, che turbava l’ordine psicopoliziesco dei regni illuminati.

Un giorno, giunsero alla taverna due viaggiatori, inviati dal Sacro Impero di Israela. Erano guerrieri in missione diplomatica, muniti di passaporti, posate kosher e una scorta di citazioni dal portavoce dell’IDF. Cercavano hummus, consenso e una dose abbondante di legittimazione etica.

Entrarono col passo dei giusti e lo stomaco vuoto, e si sedettero accanto a un gruppo di clienti silenziosi ma colpevoli di non venerare Tel Aviv. 

Mangiarono. Bevvero. E infine, tra un gnocco e un sorriso, dissero:
“Noi veniamo da Israela… è un posto meraviglioso! C’è pace ovunque, pensate che da noi piove sicurezza! Nessuna guerra, nessuna tensione!  La gente dice che siamo in guerra, ma in realtà è solo un fraintendimento geostrategico!"

Nives, mostrando tutta la sua antisemitica insensibilità, rispose con una frase orribile, registrata nel Libro Nero del Pensiero Deviante:
“Gentile signora, noi capiamo il suo punto di vista, ma è mio dovere farle sapere che noi della Taverna Santa Chiara abbiamo aderito a una campagna internazionale che si chiama Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana. È pubblica, è scritta a chiare lettere sulle nostre pergamene digitali. Combatte il genocidio palestinese, e i suoi firmatari non sono proprio goblin di passaggio: Annie Arnoux, Ken Loach, Moni Ovadia, giusto per fare qualche nome tra gli elfi dell’intelligenza critica. E sì, è una campagna che si oppone al governo sionista di Lord Netanyahu. Con affetto e determinazione.”

Apriti cielo democratico!

I due guerrieri davidstellati, armati di smartphone e benedetti dall’Algoritmo della Virtù, iniziarono a combattere dialetticamente, con tenacia formidabile, quella strega antisionista, nemica giurata dell'unica democrazia del medio-oriente; nonostante furono costretti alla ritirata, filmarono tutto, pubblicarono il video e così attivarono il potere supremo: il Cristallo della Vittimizzazione Infinita™. 

Inviarono il video ai Custodi della Narrazione, mettendo il Ministero della Verità in copia conoscenza, e in pochi secondi i server si surriscaldarono come Gaza a luglio.

Scattarono articoli, post, indignazioni transatlantiche e tweet istituzionali col solito copione:
— “Scandalo alla Taverna dell’Odio!”
— “Antisemitismo nei piatti napoletani!”
— “La pizza partigiana minaccia la sicurezza globale!” (la Taverna non faceva pizze ma in fondo a chi sarebbe importato?).

Il Ministero della Verità, attivando i suoi droni morali, lanciò l’operazione “Antisemitismo a Mezzogiorno”. Tutto l’Occidente si indignò. 

Fu così che Nives, la strega dello spirito critico, fu travolta da una valanga di commenti digitali carichi d’amore, tipo:
— “Muori, strega antisemita.”
— “Ti auguro uno stoopro democratico, con tanto di benedizione ONU.”
— “Kebabizzatela viva, questa nazi pro-pal.”
Ma sempre con spirito civile, s’intende.

E mentre Nives veniva bruciata sui social e disintegrata nella stampa libera, il mondo imparava una lezione importante:
non conta ciò che dici, ma a chi lo dici.

I due eroi israeliani ripresero il loro cammino verso nuove città e nuovi locali da purificare, con la bandiera della pace nella mano destra, il logo dell’IDF nella sinistra e il digestivo nel taschino.

MORALE DELLA FAVOLA
(scritta su una pietra di Gerusalemme e tradotta con AI neutrale sviluppata da Lockheed Martin):
“Nel mondo libero, l’unica cosa più sacra della libertà è il diritto di definirla a senso unico.”

Fine
(vietata la traduzione in arabo per motivi di sicurezza)

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