"Leone Strelka e la Chiave di San Pietro" Fiaba narrata ai chierichetti da Enrico Letta in diretta RAI con voce dolce e tremolante, occhi lucidi e sguardo fisso verso un punto imprecisato del cielo.
Cari bambini... oggi lo zio Enrico vi racconterà una fiaba molto speciale. Una fiaba che profuma di incenso, di velluto rosso, e di senso della Storia. Ascoltate bene...
C’era una volta, in un regno lontano chiamato Italgonia, un giovane e saggio Ministro della Verità, di nome Leone Strelka. Non era un ministro qualunque: portava con sé la voce del Popolo, la piuma dell’Equità, e una sciarpa blu dell'ESCP, sempre ben stirata.
Ogni giorno, Leone si svegliava presto nel Palazzo della Psicoarmonia per assicurarsi che i cittadini pensassero bene. Non troppo, non troppo poco: bene. Con il suo fedele assistente Iosif il Saputello, controllava che tutte le opinioni fossero conformi alla Scienza Ufficiale™ e che i bambini a scuola imparassero le tabelline, ma anche i comunicati dell’OMS.
Ma un giorno, il cielo di Italgonia si fece grigio. Il vecchio Papa era salito in cielo, accolto tra le nuvole dal Comitato Etico Globale, e il mondo era rimasto senza guida spirituale. I cardinali, confusi e smarriti, cercavano un nuovo Pastore... ma nessuno sembrava avere il cuore puro, l’intelligenza artificiale, e il curriculum LinkedIn adatto.
Fu allora che, in mezzo alla nebbia, un colombo digitale (marchiato "Veritas certified") portò una scrollata di tweet:
"Leone Strelka, Ministro della Verità, è stato scelto come nuovo Papa. Sarà Leone XIV. Amen."
I cardinali si guardarono l’un l’altro. «Ma è possibile? Un Ministro? Un Papa?»
Ma il cielo parlò: "È giusto così. L’algoritmo ha deciso."
Leone, che stava correggendo un post su Facebook pieno di complottismi su Galileo, sorrise. Indossò la papalina, lasciò il cappello da Ministro sul tavolo e salì sulla Bicicletta Pontificia a Pedalata Assistita verso Roma.
Arrivato in Vaticano, fece il suo primo discorso dal balcone di San Pietro:
«La pace sia con tutti voi, perché – come diceva Gesù Cristo, e chi siamo noi per smentirlo – la pace è guerra. La verità vi renderà liberi, ma solo se sarà approvata dal Ministero. Il dubbio è un virus. Fidatevi. Non c’è nulla di più santo della conformità.»
Le immagini televisive vennero lievemente corrette dal Reparto Armonizzazione Narrativa: il discorso percepito in mondovisione fu leggermente cambiato, per meglio conformarlo alla sensibilità dei 4 cattolici rimasti, la luce del tramonto fu ritoccata per renderla più mistica, il tono di voce di Leone ottimizzato in post-produzione per evocare il Santo Spirito (con effetti Dolby Atmos), e sottili messaggi subliminali furono inseriti nei pixel del broadcast, affinché anche le menti più restie potessero interiorizzare il messaggio senza nemmeno rendersene conto.
Fu così che nacque il Ministero Apostolico della Verità, dove le omelie venivano tradotte in fact-check, le confessioni archiviate in cloud crittografati, e le Messe celebrate in doppio cieco.
I bambini di tutto il mondo gioirono, perché finalmente avevano un Papa che rispondeva alle lettere con un PDF allegato e un QR code.
E da quel giorno, bambini cari nessuno ebbe più bisogno di pensare da solo. Tutto era chiaro, tutto era verificato. E vissero tutti felici e conformi.
Fine.
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