MANDATO DI CATTURA E DECRETO DI DAMNATIO MEMORIAESOGGETTO: ANDREA LOMBARDI MATRICOLA: #1984-TRD – Traditore della Verità del Grande Fratello
Il Ministero della Verità comunica con profondo rammarico misto a livido sdegno l’espulsione irrevocabile dal perimetro della Realtà Omologata del soggetto Andrea Lombardi, noto YouTuber già sottoposto a monitoraggio per tendenze ideologiche fluttuanti e una preoccupante predisposizione al pensiero critico autonomo – chiaro sintomo di intellettualismo non autorizzato in fase acuta.
Fino a ieri, Lombardi sembrava un candidato ideale alla cooptazione nei ranghi del Pensiero Corretto™: filoamericano con riserva, simpatizzante trumpiano, moderatamente entusiasta del Governo Meloni, equidistante da conflitti scottanti come quello israelo-palestinese. Un’identità politicamente compatibile, facilmente convertibile in megafono consenziente con un paio di interviste giuste, un badge NATO e due foto con l’ambasciatore.
Purtroppo, qualcosa è andato storto.
Ha scelto la verità.
Peggio: ha osato pronunciarla ad alta voce, davanti a un pubblico non ancora completamente lobotomizzato.
Le nostre équipe mediche sono concordi: il soggetto è affetto da onestà intellettuale degenerativa, sindrome rara ma estremamente contagiosa, in grado di attivare pensieri indipendenti anche nei cervelli più assopiti.
Un focolaio di libero arbitrio che avrebbe potuto trasformarsi in epidemia.
Il caso è chiuso. Il soggetto è fuori.
Si riportano, di seguito, i capi d'accusa.
CAPO I – ATTENTATO ALLA NARRAZIONE ATLANTISTA
Il detenuto ha pronunciato – in pubblico e senza previa autorizzazione ministeriale – l’eresia secondo cui gli Stati Uniti sarebbero in crisi e la NATO avrebbe perso buona parte della sua deterrenza.
Non pago, ha proseguito nell’opera di sabotaggio semantico insinuando, con inquietante lucidità e tono apparentemente razionale, che l’Impero del Bene stia perdendo posizioni nello scacchiere geopolitico globale.
Aggravante specifica: il messaggio è stato espresso in un linguaggio chiaro, lineare e privo di tecnicismi, comprensibile perfino a individui che non consultano quotidianamente Repubblica, non seguono Mentana e non sanno chi sia Gianni Riotta.
Una mossa subdola, evidentemente studiata per raggiungere fasce di popolazione ancora immuni al linguaggio oracolare del mainstream.
CAPO II – DIFFAMAZIONE DEL SACRO MINISTERO DEI TRASPORTI DI SUA CAPITANITÀ SALVINI
Il reo ha ironizzato sulle scelte del nostro amato Ministero dei ponti sullo stretto, polemizzando sulla sete di denaro appartenente ai cittadini che ha mosso determinate proposte.
Aggravante: intento palese di ridicolizzazione del Sacro Impero Autostradale e del culto della ruspa.
CAPO III – RECIDIVA ANTISISTEMICA
Già noto per posizioni eretiche (tra cui: critica dell’eurocrazia, difesa dei processi giusti e sospetto di pensiero autonomo), Lombardi ha pubblicato contenuti non sufficientemente saturi di parole chiave come “democrazia”, “sicurezza”, “Putin cattivo” e “diritti LGBTQ nei caccia bombardieri”. Ha addirittura polemizzato con la magistratura perché "manda in carcere persone innocenti ", indagando su casi di cronaca nera e mettendone in risalto contraddizioni e nefandezze.
Aggravante: nessun finanziamento da Soros, indizio gravissimo di indipendenza reale.
CAPO IV – PUBBLICA UMILIAZIONE DI PARABELLUM
In un’azione spietata e chirurgica, Lombardi ha smontato la narrativa bellicista del nostro amato esperto Parabellum. Ha osato sostenere che:
• La guerra non si vince con le slide.
• La NATO non è invincibile.
• La Russia non è già morta (né lo è mai stata).
• Clausewitz non è un trapper berlinese.
Inoltre, ha insinuato che Parabellum abbia fatto il militare solo su Call of Duty e che le sue analisi sembrino scritte da uno stagista di Limes col jet lag.
L’effetto è stato devastante.
Il culto parabelliano ha tremato.
I fedeli si sono chiesti: “E se fosse tutto fuffa?”
Un crimine contro il Pensiero Unico e i suoi sacerdoti.
PENE E MISURE CORRETTIVE
• Ergastolo rieducativo nella Stanza 101, con schermo perennemente acceso su SkyTG24 Realtime, condotto da Barbie Guerra e Ken NATO, in diretta dal bunker del Pentagono.
• Impianto sottocutaneo del Microchip RAI™, con trasmissione continua H24 del palinsesto di Fabio Fazio, intervallato da monologhi di Saviano e ospitate di Calenda.
• Iscrizione coatta al fan club di Ivan Grieco, con quiz giornalieri su “geopolitica per lettori di Linkiesta” e obbligo di condivisione entusiasta su LinkedIn.
• Oblio algoritmico immediato e permanente: cancellazione totale dalla memoria collettiva digitale, inclusi commenti, post, like, e persino messaggi vocali di WhatsApp.
• Una settimana all’anno in ritiro spirituale nella redazione di "Il Post", per meditare sul concetto di neutralità giornalistica mentre si sbucciano cipolle con Giletti.
Firmato, con zelo repressivo e fedeltà cieca,
Iosif Nemesi
Vicecommissario Capo del Ministero della Verità – Dipartimento Psicopolizia
Chi controlla il presente cancella chi osa raccontare il futuro.
Fino a ieri, Lombardi sembrava un candidato ideale alla cooptazione nei ranghi del Pensiero Corretto™: filoamericano con riserva, simpatizzante trumpiano, moderatamente entusiasta del Governo Meloni, equidistante da conflitti scottanti come quello israelo-palestinese. Un’identità politicamente compatibile, facilmente convertibile in megafono consenziente con un paio di interviste giuste, un badge NATO e due foto con l’ambasciatore.
Purtroppo, qualcosa è andato storto.
Ha scelto la verità.
Peggio: ha osato pronunciarla ad alta voce, davanti a un pubblico non ancora completamente lobotomizzato.
Le nostre équipe mediche sono concordi: il soggetto è affetto da onestà intellettuale degenerativa, sindrome rara ma estremamente contagiosa, in grado di attivare pensieri indipendenti anche nei cervelli più assopiti.
Un focolaio di libero arbitrio che avrebbe potuto trasformarsi in epidemia.
Il caso è chiuso. Il soggetto è fuori.
Si riportano, di seguito, i capi d'accusa.
CAPO I – ATTENTATO ALLA NARRAZIONE ATLANTISTA
Il detenuto ha pronunciato – in pubblico e senza previa autorizzazione ministeriale – l’eresia secondo cui gli Stati Uniti sarebbero in crisi e la NATO avrebbe perso buona parte della sua deterrenza.
Non pago, ha proseguito nell’opera di sabotaggio semantico insinuando, con inquietante lucidità e tono apparentemente razionale, che l’Impero del Bene stia perdendo posizioni nello scacchiere geopolitico globale.
Aggravante specifica: il messaggio è stato espresso in un linguaggio chiaro, lineare e privo di tecnicismi, comprensibile perfino a individui che non consultano quotidianamente Repubblica, non seguono Mentana e non sanno chi sia Gianni Riotta.
Una mossa subdola, evidentemente studiata per raggiungere fasce di popolazione ancora immuni al linguaggio oracolare del mainstream.
CAPO II – DIFFAMAZIONE DEL SACRO MINISTERO DEI TRASPORTI DI SUA CAPITANITÀ SALVINI
Il reo ha ironizzato sulle scelte del nostro amato Ministero dei ponti sullo stretto, polemizzando sulla sete di denaro appartenente ai cittadini che ha mosso determinate proposte.
Aggravante: intento palese di ridicolizzazione del Sacro Impero Autostradale e del culto della ruspa.
CAPO III – RECIDIVA ANTISISTEMICA
Già noto per posizioni eretiche (tra cui: critica dell’eurocrazia, difesa dei processi giusti e sospetto di pensiero autonomo), Lombardi ha pubblicato contenuti non sufficientemente saturi di parole chiave come “democrazia”, “sicurezza”, “Putin cattivo” e “diritti LGBTQ nei caccia bombardieri”. Ha addirittura polemizzato con la magistratura perché "manda in carcere persone innocenti ", indagando su casi di cronaca nera e mettendone in risalto contraddizioni e nefandezze.
Aggravante: nessun finanziamento da Soros, indizio gravissimo di indipendenza reale.
CAPO IV – PUBBLICA UMILIAZIONE DI PARABELLUM
In un’azione spietata e chirurgica, Lombardi ha smontato la narrativa bellicista del nostro amato esperto Parabellum. Ha osato sostenere che:
• La guerra non si vince con le slide.
• La NATO non è invincibile.
• La Russia non è già morta (né lo è mai stata).
• Clausewitz non è un trapper berlinese.
Inoltre, ha insinuato che Parabellum abbia fatto il militare solo su Call of Duty e che le sue analisi sembrino scritte da uno stagista di Limes col jet lag.
L’effetto è stato devastante.
Il culto parabelliano ha tremato.
I fedeli si sono chiesti: “E se fosse tutto fuffa?”
Un crimine contro il Pensiero Unico e i suoi sacerdoti.
PENE E MISURE CORRETTIVE
• Ergastolo rieducativo nella Stanza 101, con schermo perennemente acceso su SkyTG24 Realtime, condotto da Barbie Guerra e Ken NATO, in diretta dal bunker del Pentagono.
• Impianto sottocutaneo del Microchip RAI™, con trasmissione continua H24 del palinsesto di Fabio Fazio, intervallato da monologhi di Saviano e ospitate di Calenda.
• Iscrizione coatta al fan club di Ivan Grieco, con quiz giornalieri su “geopolitica per lettori di Linkiesta” e obbligo di condivisione entusiasta su LinkedIn.
• Oblio algoritmico immediato e permanente: cancellazione totale dalla memoria collettiva digitale, inclusi commenti, post, like, e persino messaggi vocali di WhatsApp.
• Una settimana all’anno in ritiro spirituale nella redazione di "Il Post", per meditare sul concetto di neutralità giornalistica mentre si sbucciano cipolle con Giletti.
Firmato, con zelo repressivo e fedeltà cieca,
Iosif Nemesi
Vicecommissario Capo del Ministero della Verità – Dipartimento Psicopolizia
Chi controlla il presente cancella chi osa raccontare il futuro.
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