MANDATO DI CATTURA N. 404/1984/∞PER Giorgio Bianchi
PROFESSIONE: Fotoreporter, documentarista, seminatore di dubbi e detonatore di narrazioni non autorizzate.
REATI CONTESTATI:
• Apologia di realtà alternative
Ha diffuso immagini e testimonianze dal Donbass senza prima filtrarle col grande algoritmo morale dell’Occidente progressista.
• Diffusione di immagini prive di filtri NATO e storytelling Disney™:
Ha osato mostrare che la guerra è sporca, caotica e non in HD. Ha ignorato il copione fornito dal Dipartimento Hollywoodiano delle Operazioni Estetiche.
• Tentativo di attribuire complessità morale a un conflitto geopolitico già schedato come “bianco vs nero” nella banca dati dell’UE.
• Produzione e diffusione di contenuti immuni dalla certificazione emotiva di Repubblica.it
Crimine gravissimo, equiparabile alla bestemmia in un convegno ONU sul riscaldamento climatico generato dall’ignoranza popolare.
• Recidiva insubordinazione al Partito Unico dell’Opinione Accettabile
Candidato con "Italia Sovrana e Popolare", ha tentato di riportare la parola sovranità nei discorsi pubblici senza ricevere l’approvazione preventiva del Fondo Monetario Internazionale.
ORDINE DI CATTURA:
Il soggetto dovrà essere prelevato immediatamente durante una diretta Facebook mentre regge un libro di geopolitica sprovvisto del bollino CE (“Conformità Europea”) del Pensiero Consentito.
METODO DI ARRESTO:
– L’operazione “OBLIO IN 4K” inizierà con un bombardamento memetico: 400 account bot lo accuseranno simultaneamente di essere "un putiniano negazionista reazionario filo-Fascista e pure filo-zarista in senso ottocentesco".
– L’irruzione sarà effettuata da un commando di debunker in borghese, equipaggiati con mascherine FFP100, spray al fact-checking, e manganelli riempiti di editoriali di Mentana.
– Un’unità speciale di psicopoliziotti TikTokers calerà dal cielo su monopattini elettrici brandizzati “Open Society”, intonando “Bella Ciao” in autotune mentre lanciano pamphlet di Laura Boldrini con codice QR per la rieducazione sessuo-emotiva.
– Il soggetto sarà poi neutralizzato con un proiettile narrativo al cervello: una citazione a caso di Roberto Saviano letta ad alta voce da Concita De Gregorio.
– Dopo di che sarà ammanettato e verrà bendato con le prime pagine di La Stampa e sottoposto a 24 ore di visione continua del TG3.
– Una volta catturato, verrà avvolto in una bandiera ucraina bagnata nelle lacrime di Daria Bignardi e trasportato su un drone alimentato a pianti progressisti fino al Ministero.
– Seguirà interrogatorio nella Stanza 101, con sottofondo di dichiarazioni dell'immancabile David Parenzo in loop, volume 11.
RIEDUCAZIONE CULTURALE:
– Dovrà redigere un reportage intitolato "La Russia è il male assoluto e io mi scuso", con prefazione di Roberto Bolle.
– Obbligo di tatuarsi in fronte “la NATO è amore” in Comic Sans.
– Partecipazione forzata a un laboratorio di danza contemporanea organizzato da Gad Lerner sulle rovine del concetto di verità.
– Dovrà trascorrere almeno 3 anni in reclusione perpetua nei sotterranei del Ministero, dove sarà costretto a revisionare i suoi documentari, trasformandoli in videoclip di Mahmood sottotitolati da Amnesty International.
– Sarà per lui perentorio l'obbligo di rieducazione attraverso binge-watching di Propaganda Live e Porta a Porta in versione gender-fluid animata, con Bruno Vespa che si identifica in un trapezio scaleno.
– Dovrà pubblicamente confessare tutti i crimini epistemici commessi, in diretta su Rai 1 durante la notte degli Oscar.
COMMENTO CONCLUSIVO DEL MINISTERO:
Chi guarda la guerra coi propri occhi, anziché attraverso quelli dei nostri droni narrativi, è già colpevole.
Il vero reporter non documenta: conferma, come fa il nostro dipendente modello, nonché corrispondente dall'Ucraina giusta, Claudio Locatelli.
Firmato,
Iosif Nemesi – Psicopoliziotto Supremo
Leone Strelka – Direzione Sadismo Semiologico
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