Open, baluardo della Post-Verità: la mamma ha perso 9 figli, ma la foto è fuori contesto (quindi tutto a posto)
In un mondo dove i bombardamenti fanno crollare case, famiglie e coscienze, per fortuna c'è ancora qualcuno che sa mantenere la barra dritta: Open. Sempre pronto, come un San Giorgio della Semiotica, a brandire la sua spada contro il vero nemico: una foto di repertorio fuori contesto.
La notizia? Una dottoressa palestinese, Alaa al-Najjar, ha perso nove figli in un bombardamento a Khan Younis. Una tragedia? Ma dai, non esageriamo. Non facciamoci prendere dall’emozione, che è roba da complottisti con l’anima. L’importante, come ci insegna Open, è la precisione chirurgica dei dettagli: la foto che accompagna la notizia non è recente!
E quindi? Quindi abbiamo risolto tutto. Il dolore della donna? Inconfermata. La morte dei bambini? Secondaria. Il bombardamento? Sorvoliamo. Ma quella foto, oh, quella foto… quella sì che è una ferita aperta per l’integrità dell’informazione!
Grazie, Open, per averci ricordato che in tempo di guerra ciò che conta non è la verità, ma l’aderenza filologica delle immagini alla narrazione autorizzata. Grazie per averci insegnato che il dolore umano può essere tranquillamente ridimensionato, ridicolizzato o ignorato, se solo troviamo una foto sbagliata con cui contestualizzarlo male. E grazie soprattutto per dare ai tuoi quattro lettori con la soglia di attenzione di una zanzara lobotomizzata una scusa bella pronta per dire:
“Ah vabbè, allora era una bufala”.
Un pensiero per concludere:
Meglio nove bambini morti sotto le bombe,
che una foto fuori contesto su Facebook.
Parola di Open.
(Fact check pending)
Ministero della Verità – Dipartimento Verifica Etica dell’Empatia Fotografica
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