Saif al-Islam Gheddafi NON È IL BENVENUTO NELLA NOSTRA DEMOCRAZIA.
Apprendiamo con sgomento, orrore e moderato fastidio che alcune frange incontrollate della popolazione libica (anche dette "libici") starebbero auspicando un ritorno al potere del figlio di quel noto tiranno petrolifero che abbiamo democraticamente fatto eliminare in diretta mondiale, fra le grasse risate sadiche di Ilaria Clinton e con grande soddisfazione umanitaria.
Ribadiamo con fermezza che:
• La Libia è oggi un paese libero di essere governato da più governi contemporaneamente.
• Il popolo libico ha scelto la democrazia. Anche se da allora non riesce a fare nemmeno un’elezione.
• I diritti umani sono sacri tranne quando parliamo di bombardamenti umanitari, in quel caso è tutto appò.
La possibilità che un erede gheddafiano torni in gioco ci riempie di inquietudine. E non solo perché significherebbe ammettere che forse, dico forse, abbiamo sbagliato tutto. Ma anche perché sarebbe un precedente pericoloso: che facciamo, iniziamo a rimettere al potere quelli che governavano meglio dei nostri burattini? No no no.
Chiediamo quindi a tutti i libici che ancora credono nella Libertà™ di non votare Saif al-Islam, se mai dovesse riuscire il patetico tentativo di organizzare delle elezioni.
O in alternativa, di non votare affatto. Che è più semplice.
Nel frattempo, rassicuriamo i nostri alleati:
stimo monitorando la situazione.
Nel caso la democrazia libica uscisse dai binari da noi tracciati, abbiamo già pronti:
• qualche ONG strategicamente indignata,
• una pioggia di sanzioni,
• e un bombardamento preventivo, sempre per la Pace.
Ministero della Verità
Portavoce: Iosif Nemesi, Alto Commissario per la Coerenza Narrativa™
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