Pearl Harbor russa? Ma siete seri?

Cari servitori della Verità,

Sappiamo che siete emozionati. Sappiamo che ogni drone che esplode vi fa salire l’adrenalina e che non vedete l’ora di correre su X a scrivere “GODO” in caps lock, magari aggiungendo un paragone storico che vi fa sentire colti tipo “questa è la Pearl Harbor russa”.

Datevi una calmata e ragioniamo insieme. 

Pearl Harbor non è una parola magica da lanciare così, a caso, tipo glitter nel panico.
Pearl Harbor è il momento in cui il Giappone pensò di aver dato una lezione agli USA e finì raso al suolo da due funghetti atomici.
Capito il sottotesto, o ve lo dobbiamo mandare via piccione viaggiatore radiattivo?

Noi vogliamo la vittoria dell’Ucraina, non la sua trasfigurazione in sabbia vetrosa.
Noi vogliamo la disfatta della Russia, non la detonazione del pianeta.
Quindi, meno Hollywood, più cervello. Meno "Retorica da campagna elettorale per influencer", più strategia comunicativa condita da un minimo di coscienza storica e dosaggio ansiolitico.

Siete psicopoliziotti, non commentatori da bar con una connessione 5G.
Fare propaganda non significa sparare cazzate a raffica, nemmeno nel sacro nome del Ministero. Anzi, proprio perché lo fate nel nostro nome, vi chiediamo di darvi una calmata e di seguire tre semplici linee guida:

📜 Linee guida per evitare figure di merda:

1. Ripassate la storia. I documentari esistono. Wikipedia è gratis. Gli insegnanti delle medie non mordono.

2. Non abusate di metafore belliche. “Apocalisse”, “Olocausto”, “Pearl Harbor”, “Armageddon” – NON SONO SALSE PER CONDIRE IL VOSTRO PATHOS.

3. Chiedetevi sempre: “Quello che sto scrivendo è utile alla causa o sto solo facendo il figo davanti ai follower?”

E se vi sentite troppo su di giri, prendete una Xanax, fatevi una camomilla, mettete su una playlist di Enya e respirate.
Solo dopo, e solo se vi siete ricordati chi siete e chi rappresentate, potete tornare a premere “Pubblica”.

Siete al servizio della Verità.
Non della dopamina.

Per l’Amore condizionato che vi abbiamo insegnato a provare,
Il vostro deluso ma speranzoso,
Dipartimento di Psicopolizia

✒️ Firmato con disciplina
Iosif Nemesi
Responsabile Superiore alla Continenza Retorica
Ministero della Verità

“Chi controlla la narrativa, controlla la realtà. Chi esagera, la sputtana.” – Codice Interno §1984, par. 5

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