BEPPE SALA SANTO SUBITO

Le sue mani? PULITE. I suoi quartieri? RIPULITI (DAI NON RICCHI E DAI NON TURISTI DI LUSSO).

Non ci faremo abbindolare da quattro togati con la puzza sotto il naso che vogliono sporcare l’unico Sindaco abbastanza visionario da trasformare Milano in una succursale di Dubai.

Altro che scandalo. Altro che mazzette. Qui parliamo di VALORI: valori immobiliari alle stelle, valori europei nelle narrazioni, valori turistici su Airbnb.

L’ex Pirellino non è solo un edificio. È una cattedrale del Progresso™, un altare laico alla Speculazione Sacra.
E Tancredi? Catella? Boeri? Dei martiri del Capitale Etico.
Gente che si è immolata per il diritto di un single calabrese di pagare 6.800 euro al mese per un monolocale da 5 metri quadri vista navigli.

Ma non è tutto!

Sotto la guida illuminata del Sindaco Beppe Sala, in continuità con la linea dei suoi illustri predecessori, Milano è diventata un laboratorio a cielo aperto di miseria inclusiva e microcriminalità partecipativa.

Quella che i nostalgici chiamano “insicurezza” è in realtà diversità in movimento, vivacità sociale, incontro di mondi e culture — spesso armati, sì, ma sempre aperti al dialogo (specie se hai il portafoglio in mano).

La povertà a Milano non è un fallimento, è una scelta politica consapevole.
Una povertà selettiva, curata nei dettagli, che permette alla città di offrire agli occhi del turista quel pizzico di “umanità vera” tra un flagship store e un cocktail da 38 euro.

È questo l'ennesimo miracolo Sala: ha reso la fragilità urbana un’esperienza estetica.

E per i soliti eversori da strapazzo, ribadiamo: fatevene una ragione, questa “Nuova Mani Pulite” non andrà lontano.

Perché stavolta non abbiamo a che fare con un Craxi che osa sputare in faccia al presidente degli Usa.
No.

Stavolta la classe politica è addestrata.
È disciplinata.
È formattata.
È sufficientemente serva da risultare finalmente INTANGIBILE.

La Prima Repubblica cadde per orgoglio.
La Terza, invece, vivrà per umiltà.
L’umiltà di chi accetta tutto, firma tutto, vende tutto. Anche la madre, se nel quartiere ci metti un Eataly.

Difendiamo Sala come si difende una vetrina di Gucci a San Babila: con il manganello morale ben saldo in mano.
Chi attacca la giunta milanese non vuole la giustizia, vuole l’ingiustizia dell’Equità sociale nelle nostre strade!
Milano non è di tutti.
È di chi può permettersela.
Come è giusto che sia.

 

Commenti

Post più popolari