Bibi is on fire
"Netanyahu è fuori controllo! Gli dai un F-16 e lui bombarda pure l’oroscopo. Non ha senso della misura. È come un bambino a cui regalano dei petardi a Natale: prima o poi ti brucia la tenda.» — Uno dei consiglieri di Trump, furioso dopo gli attacchi israeliani in Siria, secondo quanto riportato da Antanixios.
L’atmosfera a Mar-a-Lago, riferiscono fonti vicine al cerchio magico trumpiano, era tesa come un elastico al barbecue. L’ennesimo bombardamento israeliano in piena trattativa per un cessate il fuoco — lanciato senza preavviso — ha fatto infuriare lo staff dell’ex presidente, che ha bollato Netanyahu come “imprevedibile, impulsivo e incline alla distruzione selettiva”.
La risposta di Trump è stata: «Netanyahu? Grande uomo. Anche se nel 2023 mi ha mancato di rispetto. Ma ha fatto grandi cose. O forse no, non ricordo. Comunque gli israeliani sono fantastici. Ma anche i siriani. Dobbiamo trattare con tutti. Bibi è il migliore, forse. Vedremo. Molti lo dicono.»
Nel frattempo, mentre si cerca una linea diplomatica comune, l’inviato speciale per il Medio Oriente di Trump — un ex bibitaro di Naples ed ex ministro, riconvertito all’analisi geopolitica — ha proposto un piano di pace innovativo: costruire un parco acquatico interreligioso sulle macerie di Aleppo, con ingresso gratuito per chi porta il passaporto americano.
Il Ministero della Verità plaude all’approccio coerente, maturo e razionale dei suoi alleati storici. Nessun errore è mai stato commesso. Nessuna bomba è mai esplosa. Tutto procede secondo il piano.
Rimani sintonizzato, cittadino obbediente.
In Medio Oriente il sole non tramonta mai. Nemmeno sotto i razzi.
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