Papa Leone Strelka si unisce a Jovanotti e proclama la Santa Equidistanza:

"Non dobbiamo farne questione di tifoserie.
Tra ebrei e nazisti, tifavo per la pace già all'epoca (quando tracannavo vino alle riunioni segrete dell'ordine nero - da ospite, ovviamente😏).
Propongo, pertanto, di abolire la Giornata della Memoria, oppure di affiancarle una Giornata della Riconciliazione con le Vittime del Processo di Norimberga.
Tra lo stvprat0re e la stvprata, non possiamo schierarci: ogni violazione è una ferita al cuore dell'umanità, anche quella del violentatore che, poverino, è spesso vittima del proprio vissuto.
Tra il bullo e il bambino bullizzato, non scegliamo parte: invochiamo una tregua nel cortile.
Tra il padrone e lo schiavo, tra il colonizzatore e il colonizzato, tra chi bombarda e chi viene sventrato, non è questione di colpe, ma di conciliazione.
Non possiamo essere complici di una narrazione binaria. Il male, se raccontato male, si offende.
Tifiamo solo per la tregua. Tifiamo solo per l’amore. Tifiamo solo per Jovanotti, che ha avuto il coraggio di non dire nulla, in un’epoca in cui tutti hanno bisogno di parole. Beato lui, che tace come un maestro zen col microfono aperto." - Cit. Papa Leone Strelka durante la conferenza stampa congiunta col Dalai Lama, Achille Lauro e l’ologramma di Enrico Berlinguer, al Festival Internazionale della Neutralità Etica di San Marino, sponsorizzato da Amnistia Internazionale, l’UNESCO e la Settimana Enigmistica.

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