Colpevole fino a prova contraria (se non sei sionista)

Come da protocollo, ci teniamo a ringraziare i media italiani, le istituzioni e il pubblico indignato per aver rispettato i tempi regolamentari del Giudizio Lampo™: bastano una kippah, un accento francese, un "viva Israele" e un paio di parole chiave (“antisemitismo”, “figlio piccolo”, “Free Palestine”) per attivare il pacchetto “Verità Immediata – Edizione Speciale Rising Zion”.

In sole 12 ore è stata certificata un’aggressione, è stata dichiarata la matrice antisemita, si è dato il via al piagnisteo frignone a tempo di record con tanto di allarmi strappalacrime tipo "OMMIODDIOH MA SIAMO NEL 2025 O NEL MILLENOVEGIENDOTRENTOTTOH?!?!" e la ricerca della realtà dei fatti è stata correttamente messa da parte, in quanto potenzialmente fastidiosa.

Del resto, chi siamo noi per aspettare i risultati della Digos, i video, i referti medici, o le eventuali controquerele?

Il sionista ha sempre ragione. Soprattutto se si dichiara "traumatizzato" ma senza lividi, mentre i suoi presunti aggressori, stando alle dichiarazioni del loro avvocato, sono finiti al pronto soccorso con referti alla mano. È la nuova logica della giustizia etica: la verità non sta nei fatti, ma nella percezione della tua appartenenza.

Abbiamo assistito a un capolavoro di narrazione prefabbricata, ne siamo davvero compiaciuti. Il francese israelosimpatico non ha nemmeno avuto bisogno di referto. Bastano due parole sul web, un video selfie e il tono giusto: vittimismo social più filosionismo uguale santità.

Gli italiani coinvolti invece, con traumi fisici documentati, sono stati direttamente etichettati come violenti fascisti filopalestinesi, fanatici nazisti che spingono l'odio razziale, e forse anche colpevoli del riscaldamento globale (hanno addirittura origini arabe, signora mia, il terrorismo islamico nei geni, proprio).

Noi, psicopoliziotti del Ministero, esprimiamo solidarietà incondizionata al diritto di non essere mai contraddetti se si indossa la Kippah griffata Israele nei pressi di un’autogrill italiano.
Proponiamo inoltre l’introduzione del reato di reazione verbale sproporzionata al provocatore sacro: da 3 a 5 anni, anche solo per aver alzato il sopracciglio.
Che la Verità sia con voi. Ma solo quella omologata.

PS (dal Babbuino):
Se uno è sionista, automaticamente ha ragione.
Se tu non lo sei e scazzi con un sionista, automaticamente sei un antisemita.
Se osi dubitare, sei un nazista.
E se il referto ce l’hai tu, non vale: non eri nel ruolo giusto.

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