Israele, Ferragosto e Libertà d’Espressione Abolita con Successo: Grazie Lega, grazie Matteo Salvini.
È con somma gioia e solenne compiacimento che il Ministero della Verità plaude al coraggiosissimo DDL Romeo, la pietra tombale sulla libertà di espressione, che — con invidiabile tempismo balneare — sta per equiparare ogni critica allo Stato di Israele al più abietto antisemitismo.
Finalmente. Era ora.
Mentre voi, ignari cittadini, siete occupati a litigare in spiaggia in merito a torti e ragioni nell'ultima puntata di Temptation Island, noi completiamo l’ultima fase della bonifica del pensiero divergente.
D’ora in avanti sarà più semplice:
1) Critichi Netanyahu? Sei antisemita.
2) Ti dispiace per i bambini palestinesi? Sei antisemita.
3) Hai letto Primo Levi e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e li applichi alla Palestina? Doppio antisemita carpiato con avvitamento pro-terrorismo islamico.
È la legge, bellezza: o piangi i morti giusti, o sei un negazionista pericoloso.
Un’estate meravigliosa per la democrazia! Mentre i popoli liberi bruciano sotto il sole e le guerre evaporano nei feed estivi, noi lavoriamo sodo per garantire a Israele la tranquillità operativa necessaria a completare il suo progetto urbanistico a Gaza, noto anche come “Rinaturalizzazione Etica del Territorio Mediorientale mediante Bombardamento a Termine”
Grazie a questa legge, i piagnoni umanitari verranno finalmente messi a tacere. Niente più manifestazioni, striscioni, o interrogazioni parlamentari imbarazzanti.
Il genocidio potrà proseguire in santa pace, come la diplomazia comanda, e senza interruzioni dovute a sensibilità fuori moda.
Un plauso al Senatore Romeo, nostro zelante compagno di reparto nella grande opera di Rebranding del Reato d’Opinione:
Dalle camere a gas alle camere d’eco: la storia si evolve.
Dal rogo dei libri al ban dei post.
Dal pensiero critico all’autocritica obbligatoria.
E ricordate, gente: il nuovo antisemitismo è pensare.
Il Ministero della Verità vi invita a non pensarci troppo.
Perché se vi fate venire dei dubbi li registriamo.
Con fede, obbedienza e sottomissione,
Il Dipartimento di Psicopolizia
Ricorda: chi tace acconsente. E chi parla, lo processiamo.
Condividete in massa e fatelo sapere a tutti:
LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE È FINITAAAAAAA
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