Luigi Di Maio
Io pensavo che se andavo là, nel Golfo Persico, trovavo il pesce persico,
perché si chiama uguale e io avevo capito così. Invece niente.
Né pesce, né persico, né uno che me lo diceva prima.
Io pure avrebbi portato la fame giusta, però nessuno me lo offrisse e questo mi ha fatto rimanere che io ci rimanevo male dentro, proprio nel profondo.
Adesso se mi mandano in Medio Oriente, io non pretendo che facessi la pace mondiale, però almeno che mi offirebbero un kebab piccolo,
anche mezzo freddo,
che tanto io me lo mangiassi lo stesso,
basta che qualcuno me lo offriva,
perché sennò poi io penso che non mi vogliono bene.
(Luigi Di Maio, ripreso clandestinamente da Il Babbuino del Ministero della Verità mentre confabulava da solo in cucina, con il frigorifero spalancato come un dossier ONU, ore 23:47 precise (fuso fame), luce al neon tremolante, indossando un pigiama ufficiale raffigurante Mario Draghi in mutande sexy, calzini al polpaccio e sguardo da “me l’avevano promesso”)
perché si chiama uguale e io avevo capito così. Invece niente.
Né pesce, né persico, né uno che me lo diceva prima.
Io pure avrebbi portato la fame giusta, però nessuno me lo offrisse e questo mi ha fatto rimanere che io ci rimanevo male dentro, proprio nel profondo.
Adesso se mi mandano in Medio Oriente, io non pretendo che facessi la pace mondiale, però almeno che mi offirebbero un kebab piccolo,
anche mezzo freddo,
che tanto io me lo mangiassi lo stesso,
basta che qualcuno me lo offriva,
perché sennò poi io penso che non mi vogliono bene.
(Luigi Di Maio, ripreso clandestinamente da Il Babbuino del Ministero della Verità mentre confabulava da solo in cucina, con il frigorifero spalancato come un dossier ONU, ore 23:47 precise (fuso fame), luce al neon tremolante, indossando un pigiama ufficiale raffigurante Mario Draghi in mutande sexy, calzini al polpaccio e sguardo da “me l’avevano promesso”)
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